La MotoGP rissosa comincia a essere un problema

Un altro fine settimana da Far West per la MotoGpMarco. Super Bezzecchi, uno che non lì per caso e neppure solo perchè lo manda Valentino… ma se andiamo avanti così…

Ecco qui il mio commento https://www.ilfoglio.it/sport/2023/05/15/news/far-west-motogp-perche-nel-motomondiale-si-cade-troppo-5266099/

Un po’ di rassegna stampa

Massimo Calandri considera che “a Le Mans si è corsa la gara più spettacolare delle ultime stagioni di MotoGp, davanti a un pubblico record (278.805 spettatori nel fine settimana). Ma andatelo a dire ad Alex Marquez e Luca Marini, che si sono ritrovati inermi sull’asfalto mentre intorno a loro bolidi sfrecciavano a quasi 300 all’ora. Alla fine hanno tagliato il traguardo in 13. Su 21. Sempre in precario equilibrio tra pericolo e divertimento, sulla pista francese il motomondiale ha celebrato un ragazzo di Rimini che ha l’aria di essere capitato per caso, invece: Marco Bezzecchi, 24 anni, qualcosa che ricorda la leggerezza geniale di Simoncelli (sarà per i capelli?), ha dimostrato che quel successo in Argentina del mese scorso non era casuale”.

Matteo Aglio su la Stampa racconta che “dopo la vittoria in Argentina lui e la sua squadra avevano promesso di non rasarsi finché non si sarebbero ripetuti, non hanno dovuto aspettare molto”.

Jerome Bourret su L’Équipe dice che “non è facile avere il culo tra due sedie. Soprattutto quando la superficie non è larga più di un sellino della MotoGP e devi muoverti da un angolo all’altro, in mezzo a un gruppo di persone eccitate che vogliono il tuo posto. Francesco Bagnaia corre sempre con la scritta del favorito grossa così appiccicata sul retro della sua tuta e la cosa non è facile da gestire psicologicamente. Ha 26 anni e una forte propensione a farsi confondere, come in Argentina e in Texas, il suo cervello va in subbuglio quando gli avversari vanno a pressarlo da vicino. Come regolarsi? Duellare spalla a spalla per difendere il proprio posto oppure andare sul sicuro, cedere un posto e punti? Un vero dilemma”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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