La nuova Ferrari parte bene, ma non illudiamoci

I primi passi sono buoni, incoraggianti. La nuova Ferrari non è all’altezza della Red Bull, ma nessuno se lo aspettava, ma pare in linea con Astron Martin (super Alonso anche in casa) e Mercedes (un po’ opaca). Ma solo domenica sapremo la verità.

Verstappen è imbattibile. Va così veloce che neppure i computer riescono a stargli dietro. È già quasi più rapido del tempo previsto per la pole. Ed è soltanto venerdì. Ma questa non è una novità. Nel mirino della nuova Ferrari non c’era la Red Bull, considerata fuori portata per questa stagione. Il crono delle prime due sessioni sulla rinnovata pista spagnola ci dice che l’obiettivo sembra raggiunto.

Leclerc e Sainz sono lontani nell’elenco finale dei tempi, ma hanno provato il giro secco prima che la pista prendesse davvero vita. Il distacco da Max e anche da Fernando Alonso è alto, ma non reale. La Ferrari pare aver invece trovato il passo gara, quello che non riusciva mai a reggere per più di pochi giri. Anche sul ritmo gara la Red Bull di Max sembra su un altro pianeta, irraggiungibile dal resto del mondo. L’obiettivo della nuova Ferrari però non cambia: punta alla pole position in qualifica e al podio in gara. Un piccolo sogno che per la Ferrari vista fino a Montecarlo era comunque proibito.

A dare il voto definitivo all’evoluzione della SF-23 sarà soltanto il risultato della gara, quello che fin qui è stato il punto debole di una macchina da pole che dopo pochi giri in gara perdeva tutta la sua brillantezza. Era la favola all’incontrario: la carrozza che si trasformava in zucca. I primi chilometri (le novità sono state usate solo da Sainz nella prima ora e da tutti e due i piloti nella seconda) sembrano mantenere le promesse. Troppo spesso però i venerdì ci hanno portato fuori strada.

“È stata una giornata intensa visto che avevamo diverse cose nuove da provare in macchina e programmi differenti per le due vetture – il parere di Charles – Di sicuro direi che si è trattato di un venerdì produttivo perché abbiamo completato tutte le prove che intendevamo portare avanti anche se in questo momento non è facile capire esattamente dove siamo in termini di prestazione”.

“Continueremo a lavorare anche domani per cercare di fare dei passi avanti in modo da sentirci più a nostro agio in macchina e poi vedremo dove riusciamo a piazzarci. Per quanto si è visto oggi è abbastanza chiaro che Red Bull sia davanti, mentre il resto del gruppo è veramente molto compatto.”

Anche a Monaco dopo il primo giorno sembrava una Ferrari diversa da quella poi cancellata dalla classifica che conta. Solo la gara ci dirà la verità. Intanto non resta che cercare di lottare per la pole. Con Max, ma anche e soprattutto contro Alonso e un’Alpine che pare rigenerata da Monaco.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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