La prima pole di Sainz. Ma la Ferrari non deve distrarsi, l’obbiettivo è un altro

La prima volta non si scorda mai. Carlos Sainz è sorpreso dalla pole, non pensava di aver completato un giro magico. Ma finalmente ha rotto l’incantesimo. Dopo 150 gran premi eccolo davanti a tutti. “E farò di tutto per prendermi anche la prima vittoria della mia carriera”.

Verrebbe da dire che davanti c’è la Ferrari sbagliata, ma sarebbe crudele e ingiusto nei confronti di Sainz che è un ottimo secondo e meritava una gioia. Carlos non ha sbagliato l’ultimo giro, Charles si è girato con uno spettacolare 360° che ha danneggiato anche l’ultimo tentativo di Verstappen e alla fine è rimasto dietro. Scatterà dalla terza posizione. L’obbiettivo è uno solo: chiudere davanti a Max per cominciare a mangiargli un po’ di quei 49 punti di vantaggio.

Sono state qualifiche bagnate e tiratissime. Dall’inizio alla fine tutti hanno potuto usare solo Pirelli Intermedie con la pista che via via migliorava, anche se non enormemente, fino a peggiorare nell’ultimo minuto impedendo ad Alonso il colpaccio. Verstappen e Leclerc si sono giocati la prima posizione giro dopo giro fin dal Q1, poi quando è arrivato il momento della pole, si sono lasciati beffare da un Sainz perfetto che ha rifilato 0″072 a Max.

Dopo quello che si era visto in mattinata sulla pista asciutta, si è capito che la pioggia sarebbe stata l’unica chance per la Ferrari. La Red Bull e Verstappen avevamo qualcosa in più, quel qualcosa che ieri non avevamo trovato. Anche se la Ferrari aveva risparmiato un po’ sul motore, c’era la netta sensazione che solo un miracolo avrebbe permesso al Cavallino di scattare davanti. E’ bastata la pioggia. Sainz aveva già battuto Verstappen in qualifica a Silverstone quando erano compagni di squadra. Era stata l’unica volta che sulla pista dove è nata la Formula 1 aveva battuto il suo compagno. Un segno del destino. In un colpo solo ha battuto Max, Charles e rotto l’incantesimo.

La pole di Sainz è una bella cosa. Va festeggiata con il Leone Mansell che ha seguito le qualifiche ai box Ferrari accanto al nuovo ceo Benedetto Vigna che comincia a prenderci gusto ad andare ai gran premi. La pole di Sainz però non deve distogliere dall’obbiettivo principale del weekend: portare Leclerc al traguardo davanti a Verstappen. La Scuderia deve pensare soprattutto a questo per mantenere vivo il campionato.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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