Leclerc a Monza occasione d’oro per scattare in pole

Il gioco delle penalità spalanca una porta, anzi un portone alla pole di Charles Leclerc. Max Verstappen cambia il motore endotermico e perde 5 posizioni sullo schieramento. Esce dalla lotta per la pole (non per il giro più veloce) e prova a vincere partendo da dietro ancora una volta.

In penalità con Max ci sono anche Hamilton (dal fondo) e Sainz (dal fondo), Perez (+10), Bottas (+15) e Tsunoda (dal fondo). Penalità che rimescoleranno lo schieramento di partenza, ma che non cambiano il pronostico per la gara: Max resta il grande favorito per il Gran premio di domenica quando potrebbe salire sul podio di Monza per la prima volta in carriera.

Il venerdì, come spesso quest’anno, ci ha raccontato di una Ferrari in palla con Leclerc e Sainz subito velocissimi nonostante abbiano lavorato su due programmi differenti. Charles si è concentrato sull’assetto migliore per strappare il miglior tempo sul giro, Carlos che partirà comunque dietro si è dedicato ad un lavoro di comparazione. In Q3 avrà il compito di tirare la volata a Charles anche se con le auto di quest’anno l’effetto scia dovrebbe sentirsi meno. Leclerc è stato il più veloce nella prima sessione, Sainz nella seconda quando anche il ritmo in simulazione gara delle Rosse è sembrato migliore delle ultime uscite. La Red Bull ha ancora un vantaggio, ma non sembra enorme come in Belgio e Olanda. Ma è venerdì un giorno che non ci racconta mai la verità sulla Ferrari.

Il ritorno di Giovinazzi

In FP1 sulla Haas è tornato in pista anche Antonio Giovinazzi che ha sostituito Mick Schumacher. Antonio non è stato lontanissimo da Magnussen e visto che era la sua prima volta sulle nuove monoposto non è stato male: “Sono contento di aver avuto questa possibilità. Ringrazio Haas e Ferrari. Era da Abu Dhabi che non guidavo una Formula 1 e mi ha fatto piacere risentire il rombo dietro di me, soprattutto sulla pista di casa. Ho provato qui su una pista a basso carico e poi proverò anche a Austin su una pista molto diversa. Ottimo per capire meglio queste auto”. Quel che sarà di Antonio lo scopriremo, ma non sarà semplice. “In F1 i soldi continuano a contare più dei meriti”, dice il suo manager.

Porsche- Red Bull: salta il matrimonio

Tutto sembrava già fatto, i cugini di Audi lo avevano addirittura raccontato, invece alla fine l’accordo tra Porsche e Red Bull è saltato. La Porsche voleva prendersi la Red Bull, ma dall’altra parte in troppi non erano d’accordo. Così la casa tedesca dovrà andare a cercare un partner da altre parti e Red Bull continuare a farsi il motore in casa (vedremo con che coinvolgimento dei giapponesi, tanto che Marko ha ammesso: “Stiamo parlando con Honda”)

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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