Leclerc ha la macchina e non sbglia più un colpo: pole! Sveglia all’alba per il sogno Ferrari

Adesso che ha la macchina, Charles Leclerc non sbaglia più un colpo. Pole position ancora. “Let’s go!”. Andiamo. Con un giro stratosferico quando Max aveva già il sapore della pole in bocca.

Charles è stato dietro per tutto il giorno. Poi in Q3 ha sfoderato due giri uno più bello dell’altro che hanno lasciato Max a 0″286, quasi un’enormità viste le prestazioni molto simili delle due auto. Leclerc ha fatto il tempo con due fucsia nel primo nel terzo settore, quelli più guidati, quelli dove la SF 75 ha qualcosa in più di tutti gli altri.

Ormai Leclerc ci sta abituando. Sta diventando un vero re delle qualifiche. Non sbaglia un colpo.

“E’ stato un bel giro, anche di più perchè qui ho sempre sofferto. Sono riuscito a mettere insieme tutto e sono davvero contento di questa pole. Siamo sorpresi dal nostro passo in qualifica. Adesso devo solo partire bene…”. commenta Leclerc che ha riportato la Ferrari in pole in Australia dopo 15 anni (era il 2007, pole di Kimi poi campione).

Dietro ai duellanti (e a Perez) c’è il risorto Norris con una McLaren finalmente in palla. Dietro a L’andò l’orgoglio di Hamilton che combattendo con una Mercedes sempre piena di guai ha dato l’anima per saltare davanti a Russell all’ultimo respiro.

Fernando Alonso aveva complicato la corsa alla pole, finendo nel muro alla curva 11 nel suo giro veloce (aveva appena colorato di fucsia il settore centrale): “Mi è mancata l’idraulica, non sono riuscito a cambiare marcia”, ha spiegato Nando che puntava al quinto posto.

La bandiera rossa ha rovinato il primo run di Carlos Sainz che stava arrivando sul traguardo proprio quando le qualifiche sono state bloccate. Leclerc che era passato sul traguardo un attimo prima, aveva lasciato indietro le due Red Bull prendendosi la pole provisoria (1’18″239). Sainz avrebbe chiuso davanti a Leclerc, almeno per quello che raccontano i cronometri. Peccato. Occasione persa vistro che poi nel secondo run ha commesso un errore nell’ultimo settore dovendosi accontentare di un nono posto che non rispecchia il valore della Ferrari. Rabbia pura per Sainz che per un problema di avviamento non è riuscito a effettuare il giri di riscaldamento prima del suo giro tirato. Da qui gomme meno performanti ed errore spiegato.

In Q1, dopo il botto tra Latifi e Stroll, due figli di papà che stanno dilapidando le finanze di famiglia che ha fatto scattare la bandiera rossa, sono rimasti out: Albon, Magnussen, Vettel (aveva picchiato forte in mattinata, ha avuto l’auto solo nei due minuti finali), Stroll e Latifi.

Bel colpo di Mick Schumacher passato in Q2 e davanti al suo compagno. Micck ha poi pagato dazio in Q2 quando sono rimasti fuori con lui anche Gasly, Bottas, Tsunoda e Zhou. Per i motorizzati Ferrari un passo indietro dopo le prime due gare.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.