Leclerc: “Ho buone sensazioni, ma ci vuole una buona qualifica”

Il venerdì più caldo della stagione: in Ungheria c’erano 33 gradi nell’aria, mentre l’asfalto dell’Hungaroring si sono superati i 60. La Ferrari è andata così e così a giudicare dai tempi. Ma nelle due ore di prove libere la Scuderia ha fatto provare ai suoi piloti tutte e tre le mescole portate in Ungheria da Pirelli, con differenti carichi di carburante, in modo da raccogliere più dati possibile.

La Ferrari porta sul suo vestito l’hashtag #ItaliaTeam per sostenere gli azzurri impegnati ai Giochi di Tokyo. Il lungo rapporto tra il Coni e Maranello è d’altra parte cosa nota, anche ora che il presidente non è più Montezemolo (grande amico del numero uno del Coni Malagò)

Al mattino le due SF21 hanno percorso un totale di 47 giri (24 per Carlos e 23 per Charles): Sainz ha ottenuto il quarto miglior tempo in 1’18”115, mentre Charles – rallentato dal traffico – si è fermato a 1’18”391, settimo. Nel pomeriggio i giri percorsi sono stati 62 (30 per Leclerc e 32 per Sainz), mentre i migliori tempi sono stati 1’18”370 per il monegasco e 1’18”441 per lo spagnolo.

“È stata una giornata positiva – il commento di Charles – Abbiamo completato il nostro programma di lavoro e in macchina ho avuto delle buone sensazioni. Tra FP1 e FP2 sono cambiate un po’ le condizioni, ma sono soddisfatto sia della simulazione di qualifica che del passo gara. Adesso dobbiamo concentrarci soprattutto su domani. Qui non è semplice sorpassare, quindi rispetto a quanto abbiamo fatto di recente su altri circuiti dobbiamo essere più forti al sabato”

“Oggi abbiamo dovuto fare i conti con un caldo molto intenso, che ci ha messo alla prova sia in termini di gestione gomme che dal punto di vista fisico. Per il resto del weekend però ci aspettiamo un tempo variabile, e questo potrebbe mescolare di nuovo le carte”.

“Non il più semplice dei venerdì -ha commentato Sainz – . La prima è stata una buona sessione, mentre la seconda si è dimostrata decisamente più complicata. La macchina non mi ha dato sensazioni peggiori ma non siamo riusciti a migliorare come invece hanno fatto tutti gli altri”.

“Dobbiamo capire cosa è successo in vista di domani, quando tra l’altro potremmo avere la pioggia, il che potrebbe rendere tutto più interessante.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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