
Charles Leclerc ha conquistato al SingaporeGp la terza pole di fila, la quinta della sua prima stagione in Ferrari. Su una pista cittadina che non era una pista pro Ferrari, ha battuto di 0”191Hamilton e di 0”220 Vettel.
Magico. Come solo un fuoriclasse può fare. Charles Leclerc si è inventato un giro sulla luna per lasciare senza parole un tipetto come Lewis Hamilton che ha ammesso “Ho dato tutto quello che avevo”. E aveva tanto perché ciò ha davvero messo l’anima per battere Leclerc, il nuovo che avanza, il nuovo che lo sta facendo soffrire.
Leclerc ha rischiato, ha sfiorato i muri, ha corretto la traiettoria un paio di volte, è volato come nessuno poteva prevedere anche se fin da stamattina si era capito che la Ferrari c’era e lui aveva cominciato a capire la pista che ieri non aveva compreso del tutto.
Lo si è visto chiaramente da come interpretata certe curve rispetto a ieri. Ha dato quasi l’idea di aver studiato le traiettorie di Hamilton per guadagnare dovunque e alla fine ha centrato l’obbiettivo da sogno in un giorno in cui anche Vettel era sembrato in palla tanto da ottenere il miglior tempo dopo il primo tentativo in Q3 (ma sbagliando poi il secondo tentativo e abortendo il giro).
“Arrivando a Singapore sapevamo che ci dovevamo aspettare un weekend complicato – ha detto Charles- Ieri ho faticato con la vettura e non ero soddisfatto della mia guida. Sapevo però che c’era del potenziale da tirare fuori e così mi sono concentrato sul miglioramento che dovevo fare su me stesso per avere una giornata migliore al sabato.
La pole position sembrava fuori portata ma questa mattina la SF90 è cresciuta molto e io mi sono sentito immediatamente a mio agio, segno che il lavoro fatto da tutto il team, compresi i ragazzi a Maranello, è stato grandioso. Grazie a loro è stato possibile raggiungere questo risultato anche su una pista che richiede tanto carico aerodinamico.
Il giro che è valso la prima posizione sullo schieramento è stato tutt’altro che perfetto: sono andato forte ma ho commesso dei piccoli errori e più di una volta ho rischiato di toccare il muro. Detto questo, è un risultato fantastico: ora devo rimanere concentrato, perché qui è molto difficile superare e la partenza sarà il momento chiave. Speriamo di divertirci”.
Su una pista Mercedes, una pista in cui le Red Bull facevano paura, Leclerc si è preso la pole, Vettel la terza posizione. Merito anche del grande lavoro fatto a Maranello: il pacchetto aereo portato appositamente per questa pista ha funzionato. Forse anche meglio del previsto…
“Abbiamo regalato tanta gioia alla squadra e ai tifosi – ha commentato Mattia Binotto – Sappiamo che abbiamo tanta energia e voglia di sorprendere ancora. Il pacchetto aerodinamico ha funzionato e devo ringraziare chi lo ha pensato e chi lo ha prodotto perché tutti hanno fatto i salti mortali”.
“Dispiace per Seb, una prima fila sarebbe adatta fantastica. E dopo il tempo che aveva fatto pensavo potesse prendersi la pole. Ma ora guardiamo alla gara… vediamo di cominciare partendo bene… Però partire davanti a Singapore è essere a metà dell’opera”… In 11 edizioni del Gp, 8 volte ha vinto chi è partito in pole… L’ultimo a non farcela è stato Vettel due anni fa… per colpa di quel crash al via con Kimi (e Max in mezzo). Le posizioni di partenza sono quasi le stesse (Nel 2017 prima fila Seb e Max, seconda Ricciardo e Kimi)… Ma questa volta non credo finirà in quel modo…
bye bye quattrovoltecampionedelmondo…
Troppo precipitoso, capisco non stimi Vettel ma si è fatto guidare dal tifo sottovalutando le sue doti di guida, soprattutto quando la vettura è bilanciata e con alto carico. Oggi il pronostico le è andato maluccio…
Forse questa pista sta mostrando effettivamente un cambio di valori in campo tra le squadre. Aspetterei domenica per un giudizio, ma se anche Red Bull non è competitiva qui significa che la Ferrari ha davvero fatto un miglioramento sostanziale. Sono onestamente stupito, incrociamo le dita!
Sono estimatore e tifoso di Leclerc sin dal primo minuto , mi sembra pero’ che si stia un po’ esagerando con l’entusiasmo.
Per favore andiamoci piano col “fenomeno”.
Sembrerebbe che “i pezzi’ miracolosi abbiano funzionato. Se e’ cosi , complimenti agli ingegneri.
Beh ma poi l’auto va guidata e la differenza con Vettel ieri in palla è lì da vedere