Miami istruzioni per l’uso del primo Gp USA dell’anno

La Formula 1 torna subito in pista a Miami per il primo del tre gran premi americani in calendario in questa stagione (si correrà anche a Las Vegas e Austin). Miami è un appuntamento che c’entra poco o nulla con la Formula1 e richiama in pista la gente più strana.

Benvenuti al Miami International Autodrome, all’interno del complesso dell’Hard Rock Stadium di Miami Gardens dove è sorto il paddock più folle del mondiale in attesa di Las Vegas: i team verranno infatti ospitati sul prato del campo di football americano dove di solito si esibiscono i Miami Dolphins. La pista è un mix tra Gedda e Baku, un circuito cittadino da 5,41 km con tre rettilinei e 19 curve, ma dotato di diverse variazioni altimetriche, specie tra le curve 13 e 16.

Un anno va pole di Leclerc e vittoria di Verstappen che a Miami cominciò la sua grande rimonta sul ferrarista.

  • A Miami, il primo dei tre Gran Premi che si correranno negli Stati Uniti, le mescole scelte da Pirelli sono C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.
  • La pista, con le sue 19 curve lente e i tre rettilinei, è mediamente impegnativa per i pneumatici. La scelta di un tris di mescole centrali, invece che di set più morbidi, è dovuta principalmente alle alte temperature sull’asfalto che l’anno scorso hanno raggiunto 59 °C.
  • Le mescole più usate in gara nel 2022 sono state Medium e Hard. La maggior parte dei piloti ha concluso il Gran Premio con un solo pitstop. La competizione è stata neutralizzata due volte da una VSC e una Safety Car, consentendo una seconda sosta ai box per alcuni team.
  • Secondo i tecnici Brembo il Miami International Autodrome rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico all’altra pista statunitense, il Circuit of the Americas. ​
  • Gli organizzatori del Gran Premio hanno comunicato che i 5,41 km del tracciato sono stati riasfaltati. La superficie precedente, composta da roccia calcarea e granito, era stata trattata con dei potenti getti d’acqua. Il manto è dunque un’incognita e verrà analizzato dai tecnici Pirelli durante una ispezione di pista che viene svolta il mercoledì della settimana di gara.
  • I Gran Premi di Azerbaigian e Miami sono i primi fine settimana di gara consecutivi nel calendario di Formula 1 di quest’anno. La trasferta è particolarmente impegnativa perché tra il fuso orario di Baku e quello della costa atlantica degli Stati Uniti ci sono otto ore di differenza.
  • Se a Baku le squadre hanno avuto pochissimo tempo per testare gli aggiornamenti sulle monoposto, visto il debutto del nuovo formato delle gare Sprint, a Miami si tornerà ad un orario tradizionale, con tre sessioni di prove libere a precedere qualifiche e gara.
  • Il meteo sulla costa di Miami è molto variabile. Nel 2022 la gara è stata risparmiata dalla pioggia che è caduta solo quando la griglia di partenza era appena aperta ma le alte temperature elevate hanno fatto in modo che l’asfalto si asciugasse prima del via. La possibilità di scrosci è dunque da tenere in seria considerazione.
  • Nelle 19 curve del Miami International Autodrome i piloti di Formula 1 impiegano i freni in 7 punti, ma solo in due curve consecutive, la 16 e la 17, che però sono distanziate da un rettilineo di 1,3 km. Nella prima metà della pista, caratterizzata da curve più guidate, figura un’unica frenata impegnativa.
  • Dalla curva 11 alla 17 ci sono invece 4 frenate, di cui la metà da oltre 2,6 secondi l’una e con decelerazioni superiori ai 5 g. In un giro di pista i freni sono operativi per 13,2 secondi, equivalenti al 15 per cento della gara. Basso è anche il carico complessivo sul pedale del freno: 42 tonnellate a pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi.  
  • Delle 7 frenate del GP Miami 3 sono considerate altamente impegnative per i freni e 4 sono light.
  • La più dura per l’impianto frenante è la curva 17 perché le monoposto vi arrivano al termine del lunghissimo dritto.
  • Le auto passano da 311 km/h a 66 km/h in appena 2,7secondi durante i quali percorrono 113 metri mentre i piloti sono soggetti a 5,3 g di decelerazione.

Consigli per videogiocatori​ ​

Per affrontare in maniera corretta la curva 17 del Miami International Autodrome bisogna aguzzare la vista perché la ricca vegetazione e i muretti ostacolano la visione dei cartelli bianchi con la distanza dalla curva. Si frena poco prima di incrociare la segnaletica dei 100 metri, portando lentamente le ruote di destra sul cordolo. Ciò agevola la svolta, da compiere dopo aver scalato fino alla seconda marcia. ​

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.