
A fine stagione Rossi si separerà dal capotecnico Silvano Galbusera dopo 6 anni di collaborazione. David Munoz prenderà il suo posto. “Non me l’aspettavo, ma parlando insieme abbiamo deciso di cambiare – spiega Valentino in Thailandia -. Volevo qualcosa di nuovo per provare a migliorare. Munoz non ha esperienza in MotoGP, ma ha belle idee”. Jarvis: “A volte devi chiudere con il passato”
I risultati non arrivano? Cambiamo il capo meccanico… Sa un po’ di quelle storie in cui i presidenti di calcio cacciano gli allenatori… Ma Valentino fa bene, se ancora crede in se stesso, a provarle tutte per tornare competitivo.
D’altra parte nel suo caso i motivi della sua scarsa competitività nelle ultime gare erano essenzialmente tre:
- la moto. Ma guardando i risultati di Quartararo e Vinales qualche dubbio viene
- il pilota. Ma certe prestazioni ci hanno dimostrato che Vale non è ancora da pensione
- la squadra e l’organizzazione intera del team. Non della Yamaha in generale, ma proprio degli uomini che lavorano direttamente con Vale.
Dopo averci pensato su un po’ aver valutato tutte le opzioni, Valentino ha deciso di cambiare il capo meccanico inseguendo idee più fresche per poter continuare a inseguire il suo sogno.
Sembra un po’ la giocata disperata, l’uso dell’ultima carta prima di alzarsi dal tavolo. O la va o la spacca. Significa che Valentino ha ancora voglia, ha ancora fiducia nei suoi mezzi e questo è comunque positivo. Come è positivo che comunque Vale si sia preoccupato di trovare una collocazione per Galbusera, dirottandolo sulla squadra test. Un gesto comunque da apprezzare perché altri magari lo avrebbero lasciato a casa del tutto. Ma Vale, vale (questo con la v minuscola).