Piero #Ferrari: “Con Vettel una storia bella che poteva essere più bella. Leclerc mi ricorda Lauda”

Il giorno del compleanno della Formula1 e il giorno dopo il divorzio da Vettel, sono stato ospite dei QTalk di Quattroruote con Piero Ferrari, figlio del Drake e vicepresidente del casa.

Siamo arrivati alla fine del rapporto con Vettel per vari motivi, da parte sua e da parte del team. Non viviamo più bene insieme e ci si separa: è come un matrimonio, è giunto alla fine. Non è questione di avere il pilota migliore o la macchina migliore. Ho avuto in tanti momenti grande fiducia e grande stima di Sebastian perché ha fatto delle gare bellissime poi non so se lui non ha capito la macchina o noi non abbiamo capito lui, ma possono succedere cose del genere. Non è il momento di dare delle responsabilità a nessuno. È una storia bella che poteva essere molto più bella. E che finisce”

“Credo sia giusto sostenere Leclerc perché è un ragazzo molto dotato e molto intelligente e poi è cresciuto nella nostra Academy Ferrari. E vedere un ragazzo che parte dai kart e arriva alla Formula 1 sempre seguito dalla nostra Academy è una bella cosa. Affiancargli un altro giovane? Sono sicuramente contento di farlo, per la Ferrari non un giovane che viene dalla Formula 2. Magari un giovane che ha già qualche anno di esperienza sarebbe molto meglio”

“Leclerc è intelligente, è dotato. Difficile dire chi mi ricorda del passato, ma di sicuro chi aveva intelligenza e talento era Niki Lauda. Per vincere non basta essere intelligenti o avere il talento. Ci vogliono tutte e due le cose. E Charles le ha come Niki, ma come le aveva anche Schumacher”

Per rivedere tutta l’intervista:

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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