Più di mezzo milione di visitatori ai Musei #Ferrari

Continua la crescita dei Musei Ferrari, che nel 2018 hanno registrato oltre 540.000 visitatori stabilendo un nuovo primato: oltre 370 mila a Maranello e oltre 157 mila a Modena…

Enzo Ferrari non amava i musei. Le auto gli piaceva vederle in movimento. Gli piaceva sentirle suonare la musica dei loro 8,10,12 cilindri. E poi, siamo sinceri, formare un Museo e mantenerlo costava e lui per gran parte della sua carriera non poteva permettersi di tenersi in garage le sue auto migliori. Doveva venderle per proseguire il suo sogno. Per costruirne altre. Sempre fedele al suo motto ormai universalmente riconosciuto: “La miglior Ferrari sarà la prossima”.

Anche lui però si sarebbe emozionato entrando nei due Musei che gli sono stati dedicati, prima a Maranello e poi a Modena accanto a quella che era stata la sua casa Natale. Così come si emoziona suo figlio Piero ogni volta che entra in uno di questi luoghi in cui è custodita la storia della sua famiglia.

E poi oggi i Musei sono interattivi. Puoi giocare con il simulatore di F1, farti fotografare a bordo di una Ferrari, al muretto box della Formula 1.... sentire il rumore dei motori...

Ma un Museo, ci insegnano i grandi curatori, deve la sua fortuna anche alle esposizioni particolari che vengono organizzate ogni anno. Un Museo si visita perché già la sua struttura è particolare, vedi il Guggenheim di New York o quello di Bilbao per fare un paio di esempi, oppure perchè la sua collezione permanente è così importante da diventare imperdibile come al Louvre, al Moma o al Prado. Ma poi in un Museo si torna per vedere le esposizioni che i curatori si inventano anno dopo anno. Sono quelle mostre a dare vita a un Museo.

In Ferrari si sono dati da fare riuscendo così a eguagliare le cifre dello scorso anno, quello in cui si è festeggiato il 70° anniversario della Società. Nel corso del 2018 sono state presentate le mostre, tuttora in corso, “Driven by Enzo”, una raccolta delle quattro posti più amate dal Commendatore, e “Passion and Legend”, un omaggio alla storia straordinaria dell’azienda e del suo fondatore. A queste esposizioni si è aggiunta lo scorso 3 gennaio la mostra speciale “Michael 50” dedicata ai 50 anni di Schumacher, che resterà aperta fino al 31 marzo.

Una Ferrari 250 GT Berlinetta passo corto vista da una 166 MM

Il MEF di Modena ha chiuso l’anno con oltre 175.000 ingressi, pari a un aumento dell’11%, grazie anche alla mostra “Il Rosso & Il Rosa” che racconta lo stretto legame fra la Ferrari e le donne, con l’esposizione di alcune delle vetture più amate da grandi personaggi femminili.

Una visita i due Musei Ferrari la meritano, non c’è dubbio. Oggi chi ha amato Schumacher non può non passare a vedere le auto che lo hanno portato al titolo, anche se qualche memorabilia in più magari preso in prestito dal suo museo personale di Colonia, non avrebbe guastato. E già che siete a Maranello, allungate fino a Verona vale una visita il  Museo Nicolis, gioiello da non perdere

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.