Quanta Ferrari nella nuova Aston Martin. C’è dietro Montezemolo

Dopo aver ingaggiato Vettel per la Formula 1 e Marco Mattiacci per le vetture stradali, la Aston Martin continua il suo shopping tra gli ex ferraristi: sono in arrivo anche Amedeo Felisa ex ad di Maranello (dal 2008 al 2016) e Roberto Fedeli già CTO di Ferrari, Bmw, Lancia e Maserati. Lawrence Stroll vuole ricostruire la Ferrari in verde. Tra l’altro in squadra c’è anche Renato Bisignani ex responsabile dell’ufficio stampa corse del Cavallino.

Aston Martin sta cercando di farsi largo nel difficile mondo delle SuperCar che sta virando verso l’elettrico un po’ come tutta la mobilità. Per farlo è andata a ingaggiare gente che conosce bene la materia. Dei veri numeri uno. Amedeo Felisa era il braccio destri di Luca di Montezemolo, il suo consigliere sul prodotto, un uomo di grande spessore che, nonostante i 76 anni, ha ancora parecchio da raccontare. Sarà il ceo di Aston Martin, mente Fedeli diventerà il CTO del gruppo. Non è ancora chiaro se Felisa e Fedeli, già ingaggiati dai cinesi della Silk per il progetto di una supercar elettrica da sviluppare nella Motor Valley, continueranno la loro consulenza.

Fedeli che è stato direttore tecnico Ferrari dal 2006 al 2014 (uno dei padri de LaFerrari) comincerà il primo luglio in Inghilterra.

Intanto un altro ex ferrarista, Michael Leiters, responsabile tecnico della Ferrari appena sostituito da Vigna, si è accasato alla McLaren dove diventerà Ceo.

Vedi anche Il ritorno di Mattiacci: ritrova Vettel in Aston Martin

Ora non resterebbe che offrire la presidenza a Luca di Montezemolo, anche se mi viene logico pensare che dietro alle scelte di Stroll senior ci sia proprio l’ex presidente. Tra Montezemolo e Stroll c’è un solido rapporto di amicizia che dura da anni ed è logico credere che l’imprenditore canadese gli abbia chiesto dei consigli per risvegliare Aston Martin che l’altro giorno ha annunciato 139,15 milioni di dollari di perdita nel primo quarto del 2022 con un crollo del 14% delle vendite. Aston Martin ha aumentato del 60% le consegne del suo Suv DBX nei primi tre mesi dell’anno, ma ha visto scendere a 14 il numero delle supercar Valkyria consegnate contro la previsione di 90. Il futuro di Aston prevede di avere varianti ibride per tutti i suoi modelli entro due anni e la prima auto totalmente elettrica entro i 2025.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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