A Monte Carlo si entra nel vivo. Oggi prime prove dopo le parole di Leclerc di ieri che hanno monopolizzato i quotidiani italiani.









“Voglio vincere il mondiale e basta!”. Charles Leclerc proietta lo sguardo oltre gli yacht ormeggiati in porto. Il suo è un orizzonte senza confini. Sulla pista dove è nata la sua passione, dove dai banchi di scuola sentiva il rumore delle Formula 1 che fino all’anno scorso cominciavano a girare fin dal giovedì.
“Qui ho cominciato a sognare di diventare pilota di Formula1, ma adesso che lo sono diventato e sono addirittura un pilota della Ferrari non smetto di sognare anche se sulla pista di casa non sono mai arrivato in fondo a una gara”. Le caratteristiche della SF 75 dovrebbero permettergli di divertirsi sulla pista dove l’anno scorso strappò la più amara delle pole position con tanto di botto nel secondo tentativo lanciato, proprio alle Piscine, la parte che ama di più di questo tracciato, il posto dove da bambino ha imparato a nuotare.
L’amarezza di Barcellona ha lasciato qualche traccia nel morale, ma soprattutto nella classifica. Avrebbe potuto prendere il volo, si è ritrovato ad inseguire Verstappen saltato in testa al campionato per la prima volta quest’anno. La maturità con cui ha incassato il ritiro ha sorpreso un po’ tutti, ma lui ai microfoni di Sky ripete che arrabbiarsi sarebbe stato inutile “quando corri in Formula 1 sai che certe cose possono capitare ed è inutile arrabbiarsi”. E poi anche Schumi motivava così la squadra.
È pronto al settimo round della sfida con Verstappen ma tiene comunque gli occhi aperti: “L’anno scorso che la nostra macchina non era competitiva da nessuna parte, qui ero riuscito a strappare la pole e Carlos poi è arrivato sul podio. È una pista diversa da tutte e sono curioso di vedere come andranno qui le vetture a fondo piatto”. L’obbiettivo è chiaro. La Ferrari insegue una vittoria scacciacrisi perché veder vincere ancora Verstappen sarebbe un colpo durissimo per la classifica. Charles però parla da uomo maturo anche in questo caso: “L’approccio sarà lo stesso dell’inizio dell’anno, che sta andando molto bene. Il campionato è lungo è non dobbiamo cercare la vittoria ad ogni costo. Ci saranno occasioni in cui dovremmo accontentarci di un piazzamento”. Non qui però. Non sulla pista di casa.
“È sempre molto speciale correre qui ci sono due o tre gran premi come questo nella stagione in cui l’emozione è maggiore: sono le gare in Italia, dove ci sono tutti i nostri tifosi, e quella a casa mia”. Monte Carlo è casa di Charles, ma anche di Max che non è nato qui, ma ci vive da anni. E’ quasi la casa di tutti, forse è per questo che si continua a correre su una pista dove di senso non ce n’è come canta Vasco.