Rassegna stampa: la Mercedes fa paura anche per la gara

Non si sa se sorprende di più la vittoria di Russell e della Mercedes o l’errore nella scelta delle gomme della Red Bull. La Sprint Race del Brasile, applaudita da tutti per lo spettacolo, ci regala una Mercedes che mette paura anche in vista gara. Il degrado delle gomme di Max è un indizio. Peccato la Ferrari questa volta non parta davanti, ma assicura Binotto: “Noi non abbiamo più sviluppato l’auto mentre la Mercedes continua a portare aggiornamenti”.

Ecco la rassegna di www.loslalom.com

Ritorno al futuro, lo chiama L’Équipe, sottolineando che la scuderia tedesca non è mai stata così vicina alla prima vittoria della stagione. “Il successo di Russell nella corsa sprint e la rimonta di Hamilton provano che la W13 è di ritorno”

Stefano Zaino su Repubblica sottolinea che dalla scuderia tedesca non si è mai sentita “una parola di resa, testa bassa e lavorare, fino all’incredibile rinascita, arrivata in Brasile, al termine di una gara sprint palpitante, piena di sorpassi, la più avvincente che la breve storia di questa kermesse. Verstappen ha fallito la scelta delle gomme, le intermedie non andavano. Lo ammette candidamente, facendo pure pensare a una mossa tattica, visto che oggi avrà un set di pneumatici morbidi in più, potrebbe essere una manna, per lui che parte terzo, dalla seconda fila”.

Stefano Mancini su La Stampa dice che “il ritorno al vertice della casa tedesca è la novità di questo finale di stagione. Partita con un concetto rivoluzionario di vettura che si è subito rivelato un errore, ha lavorato a lungo. E il risultato della gara sprint di ieri ne è la dimostrazione. Hamilton avrebbe potuto insistere nella caccia a Sainz, ma a un certo punto ha preferito accontentarsi di un piazzamento che gli garantiva comunque la prima fila al fianco di Sainz. E gli offre l’occasione di tornare a vincere dopo un anno di digiuno. Per la Ferrari possono essere problemi: i 36 punti di vantaggio sulla Mercedes nella classifica costruttori non garantiscono il secondo posto finale”.

Giorgio Terruzzi sul Corriere della sera scrive che “se le gare conclusive della stagione servono per capire come girerà il fumo il prossimo anno, i ragazzi della stella argentata possono ricominciare a gonfiare il petto”. Quanto a Verstappen, dice che “come al solito il campione del mondo ha fatto qualche numero da foto ricordo resistendo agli assalti di Russell, nettamente più rapido. Poi ha ceduto, ha cercato la scazzottata con Sainz, rimettendoci il baffo anteriore, ha chiuso quarto, roba che per lui somiglia a un castigo supremo. Se fosse un bravo ragazzo, avrebbe ceduto la posizione a Perez, quinto e in lotta con Leclerc, sesto, per la piazza d’onore tra i piloti. Sì, ciao. Verstappen non molla, anche quando potrebbe e dovrebbe, che piaccia o meno”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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