Mini rassegna stampa del sabato dopo le prime prove in Formula 1 e Moto Gp. Si legge ancora una certa diffidenza sulla resurrezione rossa della Ferrari, mentre ci si esalta per le prestazioni Ducati in Quatar… Oggi la prova della verità…
Se qualcosa succede o se è soltanto un ultimo inganno, in fondo sarà davvero chiaro soltanto oggi, nel giorno della pole. Più di un venerdì anomalo lo abbiamo già conosciuto, il cronometro del sabato dice la verità. Max Verstappen era stato il più veloce nei test di due settimane fa e anche ieri si è messo davanti a tutti con la sua Red Bull, mentre Lewis Hamilton si è fatto battere anche dalla McLaren di Lando Norris. Quarta la prima Ferrari con Sainz, per il quale esulta in modo abbastanza unanime anche la stampa spagnola. “Sainz è in lotta” (Diario AS). “L’arrivo di Carlos Sainz e un nuovo motore rivitalizzano la Scuderia” (El País).
I migliori 7 sono nel giro di mezzo secondo e i primi quindici in un secondo.
Daniele Sparisci sul Corriere della sera parla di “un vento strano nel deserto, di cambiamento” ma Stefano Mancini su la Stampa avverte che “il deserto fa questi scherzi. Ammalia al tramonto con i colori, ipnotizza con le luci artificiali che consentono di correre a inizio primavera in un clima ideale intorno ai 26 gradi”. Tuttavia aggiunge che “il Cavallino si trova più avanti di quanto si aspettasse sia con la monoposto sia con il nuovo pilota” e i verdetti del venerdì fanno dire ad Alessandra Retico su Repubblica che “la velocità recuperata in rettilineo e una maggiore stabilità sembrano aver restituito alla pista un’auto equilibrata e dal comportamento prevedibile”, grazie a Sainz, “un ragazzo solido, maturo, collaborativo”.
Luigi Perna sulla Gazzetta dello sport considera che “i problemi della Mercedes non erano un bluff. Così come la forza di Max Verstappen non era un miraggio provocato dalla calura del deserto”. Se questi sono i presupposti, aggiunge, “basteranno pochi millesimi per vedere una marca davanti all’altra. La speranza è che il Mondiale in futuro sia tutto così”.
Anche a Erik Bielderman per l’Équipe piace in Bahrain la metafora del vento e lo definisce allora “dell’ottimismo” indicando in Verstappen la vera minaccia per Hamilton.
Degna di nota la doppia intervista di Luigi Perna a Sainz e Leclerc su Sport Week, probabilmente la miglior cosa uscita in questi giorni pre mondiale. E tra le moto la bella intervista di Maria Guidotti su il Giornale alla mamma di Valentino e Luca (vedi sotto)
Spazio anche alla moto Gp
Qui la prima giornata di prove libere è stata sfacciatamente sbilanciata verso l’azienda italiana di colore rosso, con tre Ducati ai quattro quattro posti, Miller e Bagnaia i più veloci, divisi da 35 millesimi. Andrea Cremonesi sulla Gazzetta dello sport ricorda che il, Mondiale “sarà condizionato da quando Marc Marquez potrà tornare in sella e soprattutto da quando riuscirà ad aprire il gas seriamente, cancellando dalla propria testa le scorie che l’incidente ma, soprattutto, la sofferenza di quest’anno caratterizzato da tre interventi chirurgici hanno provocato in lui”. Massimo Calandri su Repubblica ipotizza che sia Franco Morbidelli il favorito del Mondiale.
Sig Zapelloni
Bel post, grazie!
Io che pensavo che in famiglia Rossi/Marini erano solo gli uomini ad essere interessanti, questa mamma non e’ da meno!
Poi ci pensi un secondo e visto quello che ha prodotto non ci si puo’ stupire.
Domanda per lei.
Nel 2019 MB non ha fatto pole in Bahrein e avrebbe anche perso la gara se non fosse per l’affidibilita’ della Ferrari di Charles e i soliti errori di Vettel.
Poi hanno vinto 15 gare su 21, con 9 doppiete e a podio tutte le gare tranne 2 (germania e brasile con pioggia).
So che ci non sono ancora tutte le info, ma da pancia, secondo lei sara’ come il 2019 che il Bahrein era una illusione o ci sara’ da divertirsi di piu’?
Grazie!