Sainz: io e Leclerc due numeri uno. Ma la Ferrari può permettersi due primedonne?

Carlos Sainz si è confidato con Daniele Sparisci sul Corsera (leggi qui) dicendo una cosa importante: “Io e Leclerc siamo due numeri 1, la rivalità aiuta la Ferrari”. Lo avevamo capito da tempo che questo era il suo pensiero. Ma adesso Carlos ha fatto seguire a pensieri e parole anche i fatti. A Singapore ha corso e vinto da numero 1. In classifica è ancora davanti a Charles (sarebbe la seconda volta in tre anni) e prima di sedersi al tavolo per il rinnovo del contratto, mette le cose in chiaro: si sente anche lui un numero 1.

Carlos spiega a Daniele Sparisci il segreto della sua stagione: “Reagire, adattare il mio stile di guida. Perché un altro anno come il 2022 non volevo ripeterlo. Non mi è mai piaciuta da guidare questa macchina 2023, ma almeno abbiamo trovato un modo per renderla più veloce e costante. Peccato che i frutti del lavoro siano arrivati tardi: a fine agosto”. Quello che Charles ha faticato a fare fin qui.

Ma la Ferrari può permettersi due primedonne?

Neppure Ron Dennis riuscì a gestire du primedonne come Senna e Prost. Sappiamo tutti come andò a finire. Oggi però, Red Bull e Aston Martin a parte, anche Mercedes e McLaren hanno una squadra con due piloti alla pari. Hamilton e Russell sono arrivati vicini al crash parecchie volte e spesso via radio sentiamo uno che si lamenta con l’altro. Norris, dopo aver pensionato Ricciardo, ha trovato baby face Piastri che non è un secondo e ha tanta voglia di stargli davanti. Insomma, sembra che nella Formula 1 di oggi si preferisca avere un attacco a due punte.

Sono convinto che la Ferrari faccia bene ad avere due piloti su cui poter puntare. Serve da stimolo a tutti e due. Leclerc è migliorato nella gestione delle gomme osservando Carlos. Sainz ha fatto dei grandi progressi in qualifica osservando Charles.

“Ma se c’è un vantaggio per la Ferrari oggi è quello di avere due piloti che lavorano perfettamente insieme, che si rispettano sempre anche quando sono vicinissimi. Separati da un decimo in qualifica, attaccati nelle partenze e poi in gara. Con Charles mai un problema”, ha detto Carlos a Sparisci.

L’importante è saperli gestire. Fino a qui, senza un Mondiale in palio, Vasseur lo ha fatto bene. Li ha lasciati liberi di lottare a Monza prendendosi qualche rischio (La Ferrari ha fatto bene a far lottare Sainz e Leclerc). Poi quando c’è stato da chiedere a Leclerc di sacrificarsi come a Singapore non ha esitato.

Quando in palio ci sarà un titolo non sarà così semplice, ma per arrivare a lottare contro Max è meglio essere in due.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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