Sette team contro la #Ferrari: la #F1 in guerra con Maranello

Ognuno dei team firmatari ha emesso un comunicato come questo

La Ferrari si è fatta sette nemici. Non uno, sette. Tutti i team che non montano un motore made in Maranello: Mercedes, Red Bull, Racing Point, McLaren, Alpha Tauri, Williams e Renault. Il comunicato congiunto apre la guerra.

Il motivo del contendere è il comunicato della scorsa settimana che annunciava l’accordo raggiunto tra la Fia e la Ferrari alla conclusione dell’inchiesta sulla power unit del Cavallino.

Il regista dell’attacco alla Rossa che in questo caso non è un attacco al potere (visto che chi vince da un pezzo è la Mercedes) è Toto Wolff che ha inviato una mail ai team principal di Formula 1 che non sono legati alla Ferrari, vale a dire tutti tranne Alfa Romeo e Haas, proponendo di agire insieme per un’azione congiunta che vada contro il famigerato patto segreto che ha rotto gli equilibri del paddock.

Ed ecco che sono usciti i sette team con un comunicato contemporaneo e condiviso chiedendo chiarezza sull’accordo FIA-Ferrari minacciando di andare a un tribunale al di fuori dello sport.

Mercedes, quindi, ha l’intenzione di far valere il suo potere di persuasione anche su Liberty Media, il promotore del campionato, per niente disposto a perdere la squadra campione del mondo per sei anni fila.

Se l’accordo FIA-Ferrari doveva mettere la parola fine a un anno di accuse e indagini, va detto che non ha raggiunto minimamente l’obbiettivo, lasciando troppi dubbi. Se tutto era stato regolare perché chiudere la vicenda in quel modo? Se erano state trovate delle irregolarità perché non procedere alla squalifica?

Mercedes e i suoi alleati vogliono togliere i veli da quanto di secretato nello strano accordo fra la Federazione e la squadra di Maranello. L’obbiettivo è mettere altra pressione sulla Ferrari, far capire a Liberty Media che la Ferrari non può più avere certi vantaggi contrattuali. Si parte dai motori, ma l’obbiettivo è un altro.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

7 commenti

  1. … eppoi si sta a guardare il cerchio forato che (forse) dà dei vantaggi aerodinamici. Ma fatemi il piacere! Come soleva dire un mio collega, in un bordello è difficile trovare una vergine e nel modo della F1, tutti, inclusi i 7 firmatari di cui sopra, hanno qualcosa da nascondere, che abbiano la livrea rossa o meno.

  2. Sig Zapelloni
    Quale sarebbe la sua opinione personale?
    Per me Binotto e company hanno sempre detto che era tutto regolare e io lo credo cosí.
    Detto questo non mi torna il comunicato molto vago della FÍA e onestamente vorrei piu chiarezza.
    Grazie

  3. E voi sig. Zapelloni cosa pensate? Da voi si pretende piu di cosi, non basta semplicemente passare la notizia in questo modo quasi monotono. Si aspetta un analisi piu profonda, cosi ci aiutate a capire veramente come sono le cose. Essere un fan di Ferrari e una cosa, che pero non deve intervenire con essere profesionisti, ed e proprio per questo che a me piacce legere il vostro blog.

    PS : non sono Italiano, chiedo scusa se ho fatto qualche errore.

    1. Penso che la Fia abbia fatto una comunicazione errata. O la Ferrari aveva barato e andava punita o era nel giusto e andava assolta. Il grigio non esiste.

  4. Mi pare evidente che siano mossi da ragioni di portafoglio… ma per quali ragioni la FIA dovrebbe mantenere segreti i documenti? Non potrebbe semplicemente dichiarare la regolarità della power unit senza dover divulgare informazioni tecniche circa il suo funzionamento? Grazie

    1. Esattamente ma forse non è certa che sia tutto regolare

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