Si riparte da Baku: istruzioni per l’uso di pista e Sprint Race

Dopo quasi un mese di sosta la Formula1 riparte da Baku, quarta gara stagionale, primo appuntamento dell’anno con il nuovo format della Sprint Race che aggiunge alla mini gara su 100 km anche le mini qualifiche chiamate Sprint Shootout. (Formula 1 o Formula Spettacolo?)

Istruzioni per l’uso:

  • Il Gran Premio dell’Azerbaigian si corre su un tracciato che combina curve strette e veloci rettilinei. Gli oltre sei chilometri del circuito, uno tra i più lunghi del campionato di Formula 1, sono composti infatti dagli insidiosi tratti nel centro storico (con un’ampiezza della pista che si riduce fino a 7,6 metri) e i rettilinei uniti da curve a 90° dove sono presenti anche le due zone DRS.
  • Le strade del circuito di Baku sono state completamente riasfaltate. La nuova rugosità del tracciato, solitamente ridotta e poco abrasiva sui pneumatici, è pertanto un’incognita e andrà verificata con le prime sessioni di venerdì
  • La gara di Baku si svolge in un periodo dell’anno diverso rispetto al 2022. A giugno dell’anno scorso le temperature dell’asfalto hanno superato i 50 °C. Con l’appuntamento anticipato ad aprile, le temperature potrebbero essere di 10 gradi più basse, come avvenuto nel 2018 quando era stata rilevata anche un’ampia escursione termica durante il giorno.
  • Pirelli porta sul circuito cittadino di Baku le mescole più morbide della gamma: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft.
  • La Sprint Shootout si correrà sabato alle 12:30 (ora locale) ed è composta da tre sessioni di qualifica: Q1 di 12 minuti, Q2 di 10 minuti e Q3 di 8 minuti. I team dovranno obbligatoriamente montare dei set nuovi di pneumatici e utilizzare in Q1 e Q2 le mescole Medium. In Q3 è invece previsto l’uso di mescola Soft.
  • Il pilota più veloce della Sprint Shootout riceverà il Pirelli Sprint Shootout Award
  • I tempi della Sprint Shootout decideranno la griglia di partenza della F1 Sprint che inizierà sabato alle 15:30 (ora italiana). Il risultato della F1 Sprint non determinerà variazioni nella griglia della gara di domenica, decisa invece dal classico format di qualifiche che verrà disputato venerdì pomeriggio e in cui sarà assegnato il Pirelli Pole Position Award.
  • Non ci sono variazioni nel numero di set di pneumatici che Pirelli ha portato a Baku. Infatti, la lunghezza ridotta della Sprint Shootout permetterà teoricamente ai piloti una sosta ai box in Q1 ma non nelle ultime due sessioni, in cui sarà possibile fare due giri cronometrati ma non ci sarà tempo per una sosta ai box. I team avranno pertanto due set di Hard, quattro set di Medium e sei set di Soft per un totale di 12 set, uno in meno rispetto ad un weekend con il formato classico, cui vanno ovviamente aggiunti i sei set di Cinturato Green Intermediate e tre set di Cinturato Blue Full Wet.
  • La probabilità di una neutralizzazione della corsa a Baku è del 75%. Proprio due Virtual Safety Car hanno consentito ad alcuni piloti nel 2022 di risparmiare tempo prezioso durante i pit stop, in una gara che ha visto i primi quattro arrivati, utilizzare una strategia a due soste.
  • A Baku sono stati disputati finora sei GP e non ha mai vinto lo stesso pilota. Sono saliti sul primo gradino del podio Nico Rosberg, Daniel Ricciardo (con una rimonta dalla decima posizione in griglia), Lewis Hamilton, Valtteri Bottas, Sergio Perez e Max Verstappen. Gli unici team vincenti sono stati dunque Mercedes e Red Bull, con una doppietta ciascuna rispettivamente nel 2019 e 2022. Leclerc non è mai salito sul podio.
  • Il Baku City Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni: in una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4. ​
  • Le 12 frenate al giro del Baku City Circuit sono un valore altissimo ma non rappresentano il record del Mondiale, detenuto da Singapore. Il tracciato azero è però l’unico della F.1 in cui i piloti devono ricorrere ai freni in tutte le prime 8 curve dopo la partenza. Oltre tutto le 4 curve iniziali sono tutte a 90 gradi e così i freni sono soggetti a grandi sollecitazioni. 
  • Grazie a 4 frenate da oltre 2 secondi l’una, in un giro intero i freni sono utilizzati per poco più di 19 secondi. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di quasi 78 tonnellate, il più alto dei primi 5 GP stagionali: impressionante il valore sul giro, circa 1.525 kg a pilota.  
  • Delle 12 frenate del GP Azerbaigian 5 sono considerate altamente impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e le altre 3 sono light.  
  • La più dura per l’impianto frenante è la terza curva, nonostante la velocità di provenienza sia inferiore alla prima staccata.
    Alla curva 3 le monoposto perdono ben 210 km/h passando da 315 km/h a 105 km/h. Per farlo i piloti sono soggetti ad un picco di 4,8 g di decelerazione per 2,18 secondi durante i quali le auto percorrono 106 metri.​

Consigli per videogiocatori​ ​

Per effettuare perfettamente la terza frenata di Baku nel videogioco Formula 1 è indispensabile aguzzare la vista perché i cartelli con le distanze dalla curva si confondono con il muretto. Si frena poco prima di vedere il cartello dei 100 metri, restando il più possibile sulla destra. Solo dopo aver scalato 5 marce ci si muove all’interno, facendo però attenzione al muretto incollato al cordolo. ​

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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