Super pole di un super Leclerc: il merito è tutto suo

Charles Leclerc si prende la sua prima pole della stagione alla fine di una giornata praticamente perfetta. Una pole figlia dell’uomo più che della macchina, anche se il motore Ferrari qui si è fatto sentire. Charles sapeva di avere un’opportunità su questa pista, una pista che ama, dove ha collezionato le ultime tre pole ma dove non è mai salito sul podio e l’ha sfruttata con una sessione di qualifica senza un errore.

“Sono sorpreso, sono arrivato qui pensando di stare davanti a Aston e Mercedes e invece ho subito trovato il feeling con la macchina e sono davvero contento della mia prestazione. La macchina qui va bene”, dice Charles al quale è tornato l’appetito perchè dopo un venerdì così non può che sognare una super gara sprint.

La sua ultima pole era stata l’anno scorso a Singapore.

La Ferrari, soprattutto con Charles, è stata in palla fin dalla mattina. La Scuderia ha trovato subito l’assetto giusto, cosa che nelle prime tre gare della stagione non era avvenuta. Ma poi la differenza l’ha fatta l’uomo perchè a Baku bisogna accarezzare i muri senza lasciarci la macchina come hanno fatto in tanti da De Vries a Gasly con lo stesso Sainz che si è girato evitando il crash per un pelo.

La SF-23 non ha evoluzioni se non l’adattamento per il tipo di circuito, ma su una pista come questa l’aerodinamica conta meno e il motore conta di più: così Charles ha potuto finalmente divertirsi. Anche Vasseur ha capito che non ha senso risparmiarsi per la gara come fatto nella prima gara dell’anno. Se hai un Leclerc devi scatenarlo fin dalla qualifica, soprattutto su una pista dove è già alla terza pole di una carriera ancora cortissima.

Che la pole sia soprattutto sua lo si vede guardando la differenza con Sainz rimasto a 0″813. Charles ha lasciato Verstappen a 0″188 dopo che nel primo run della Q3 i due rivali avevano ottenuto esattamente lo stsso tempo al millesimo: 1’40″445 con Charles che aveva preso un margine nel primo settore e pagato negli ultimi due. Nel secondo run invece non c’è stata storia, Charles è stato magico andando a fare la differenza nel settore sentrale, quello in cui ha colorato di fucsia la sua casellina.

Domenica scatterà davanti a tutti. Ma prima si potrà divertire nella Sprint perchè se domattina dovesse riuscire a prendersi anche la pole sprint poi sarebbe difficile saltargli davanti.

Dietro a Ferrari e Red Bull c’è Hamilton che ha prso quasi un secondo da Charles, ma ha dato una bella lezione al suo compagno rimasto fuori dalla Q3 per 4 millesimi. Un po’ meno in palla le Aston che pagano molto in rettilineo, buon passo avanti (con il nuovo fondo) della McLaren con due auto tra i dieci.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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