Tra Hamilton e Verstappen questa volta ha più colpe Max…

Hamilton e Verstappen cone Senna e Prost. Anzi peggio di Senna e Prost. Dopo il cras di Silverstone ecco quello di Monza. Non c’è spazio per tutti e due. Non c’è spazio in testa al campionato e ovviamente alla prima variante di Monza.

Grazie all’halo siamo qui a parlarne a discuterne, a sentire le ragioni delle due fazioni. La Red Bull di Verstappen è finita sulla Mercedes di Hamilton. Le immagini rallentate saranno la copertina di questo campionato. Sono il miglior spot per la sicurezza delle monoposto di oggi, ma anche il miglior spot per il testosterone messo in campo dai due litiganti.

Quando Hamilton ritorna in pista dopo il pit stop al 26° giro, vede lì accanto sul rettilineo Max a cui la Red Bull aveva fatto perdere un sacco di tempo al pit stop tre giri primi. Arrivano appaiati alla prima variante. Non molla nessuno dei due come a Silverstone. Hamilton è all’interno e protegge la posizione, Verstappen è all’esterno, salta sul cordolo, perde il controllo della sua monopposto che sia alza in volo e va ad atterrare sulla Mercedes.

Le due balene restano spiaggiate sulla sabbia all’esterno della prima variante. Max esce dalla sua auto e se ne va senza andare neppure a guardare Lewis. Non bellissimo…

La loro gara finisce qui. Dopo l’antipasto di Imola, il crash di Silverstone ecco quello di Monza. Se continuano così rischiano di farsi del male.

Di chi è la colpa? Il concorso di colpe è previsto, ma non sufficiente per spiegare quanto è successo. A parere mio la colpa questa volta è di Max… In quella situazione doveva tagliare la variante, evitare il contatto. Non era davanti, non poteva pretendere che Lewis alzasse il piede e gli dicesse prego si accomodi…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

6 commenti

  1. Direi che Verstappen piuttosto che far “scappare” Hamilton ha preferito l’incidente. Mossa molto maliziosa, altrimenti avrebbe tagliato la chicane come hanno fatto tutti (Lewis compreso nel primo giro). Tutti tranne lui…

    1. Mi ha ricordato Schumi con villeneuve…

  2. la penalizzazione di tre posizioni non pregiudica nulla. Se hai una delle macchine più veloci, tre posizioni indietro non ti penalizzano più di tanto. Bottas è arrivato quarto (poi terzo) partendo dall’ultima posizione. Basta una safety car e lo svantaggio è azzerato. Sarebbe meglio togliere punti in classifica non penalizzare nella successiva gara. Questa penalizzazione potrebbe valere in circuiti dove i sorpassi, a parità di vettura, sono praticamente impossibili o lo sono per il tracciato come a Montecarlo.
    Oppure penalizzare di tre posizione la classifica finale del GP avrebbe più senso perchè impedirebbe al pilota di arrivare comunque sul podio.

  3. Potremmo avere un duello mondiale fantastico e invece siamo qui a commentare l’ennesimo autoscontro. Addio duelli in pista: qui o si sorpassa ai pit stop oppure si accartocciano nella sabbia.
    Ma cosa pensano di dimostrare? A cosa serve impostare traiettorie suicide confidando che l’altro si scansi?
    Sono anni che Max ha sdoganato il vile “accompagnamento fuori pista” dell’avversario all’esterno curva (ricordiamoci cosa disse anche Leclerc) che questa volta ne è stato pure vittima.
    Al di là di chi fosse avanti o dietro, a me questa F1 sguaiata da sportellate non piace.
    Ma vi immaginate cosa sarebbe stato Digione se Arnoux e Villeneuve fossero finiti nella sabbua alla prima curva? Sarebbe stato il nulla. Un GP dimenticato.
    Invece quelli erano campioni che sapevano sfidarsi e rispettarsi, così ci hanno lasciato dei giri leggendari.
    Mi auguro che i commissari inizino seriamente a stigmatizzare questo modo di correre.

    1. Un bel commento

    2. Anche nei “bei tempi” passati le sportellate non sono mancate; rimangono nella storia quelle, in due anni successivi, tra Senna e Prost. Il problema, secondo me, è che l’olandese è un pò troppo volante, complice anche di una RB che ti mette le ali! Una sana rivalità ci deve essere e credo i piloti siano pronti a questo e magari vorrebbero anche avere la possibilità di dimostrarlo, ma quando è eccessiva e mette in pericolo l’incolumità altrui, allora no.

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