Addio a Ciccio di Cefalù, il calzolaio dei grandi piloti

Si chiamava Francesco Liberto, ma tutti lo conoscevano come Ciccio. Era il calzolaio dei piloti, amato da tutti, citato da Enzo Ferrari nel suo Piloti che gente, omaggiato dalla Scuderia quando in occasione del 40° anniversario della Casa una carovana rossa passò davanti al suo negozio. Francesco ne se è andato a quasi 87 anni nella sua Cefalù dove era nato il 19 febbraio 1936.

Fino a due anni fa nella sua bottega sul lungomare arrivavano tutti. E lui prendeva le impronte dei piedi dei piloti su un quadernone. Lì si potevano trovare le sagome dei più grandi di tutti i tempi, da Fangio in poi.

Negli anni ‘80  Clay Regazzoni gli spedì da Tokio una semplice cartolina postale: “Mi serve un paio di scarpe bianche e rosse!”. l’indirizzo era soltanto: “Ciccio, Cefalù – Italy” . La cartolina arrivò a destinazione e Clay ebbe le sue scarpe. Scarpe che erano diventate famosissime dopo il rogo di Niki Lauda al Nurburgring quando tutto si bruciò tranne le calzature indossate da Niki, tanto che alla fine di quella stagione Ferrari lo ringraziò pubblicamente.

Tra i piloti che hanno indossato le sue scarpe Michael Schumacher, Nino Vaccarella, Emanuele Pirro, Jo Siffert, Jackie Ickx, René Arnoux, Patrick Tambay, Larrousse, Andrea De Adamich, Sebastian Vettel, Jacques Laffitte, Emerson Fittipaldi e gli assi dei rally Munari, Andruet, Tognana.

“Una delle ultime richieste – ha scritto l’Ansa – è stata quella della moglie di un alto dirigente della Porsche, per la quale ha riproposto un modello di scarpe con l’immagine di donna Franca Florio sulla tomaia. E proprio la casa automobilistica tedesca dedicò un video al calzolaio siciliano che veniva ringraziato e definito ‘leggenda vivente'”. 

Il bel ricordo di Cesare Gaspari Zezza https://www.ilgiornale.it/news/automotive/addio-ciccio-cefal-calzolaio-dei-piloti-f1-2101176.html

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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