
Comincia malissimo il 2023 del motorsport. Dagli Stati Uniti arriva la notizia della morte di Ken Block, pilota di rally e soprattutto star di You Tube, popolarissimo tra gli appassionati con le due Gymkhane tra le strade delle città. Nel 1994 aveva fondato con un amico la DC Shoes, rivenduta nel 2004 a a Quiksilver per $87 milioni di dollari.
Ad annunciare la morte del 55enne californiano di Long Beach è stato il suo team, l’Hoonigan Racing Division: “Con nostro profondo cordoglio possiamo confermare che Ken Block è morto in seguito a un incidente in motoslitta nella giornata di oggi. Ken era un visionario, un pioniere e un’icona. E, cosa ancora più importante, un padre e un marito. Ci mancherà immensamente. Preghiamo tutti di rispettare la privacy della famiglia in questo momento così difficile”.
Ken Block non era solo un pilota di rally (25 rally mondiali distribuiti in 8 stagioni), era una leggenda di You Tube con i suoi video. Era il re dei crash, uno stuntman spettacolare. E’ morto sulla neve in un incidente in motoslitta nello Utah. Secondo la ricostruzione della polizia locale stava guidando su un pendio molto ripido quando il mezzo si è ribaltato finendogli addosso.
Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto, in passato aveva già avuto brutti incidenti ma se l’era sempre cavata.
Nelle sue ultime storie su Instagram aveva pubblicato immagini di questi primi giorni del 2023 fra le neve, vissuti a modo suo, con tanti rischi, come sempre. Go fast and risk every Thang era il suo motto.
Era diventato leggenda virale con le sue acrobazie a quattro ruote: corse velocissime, salti altissimi, serpentine, voli in mezzo al fuoco. Aveva cominciato prima dei social, poi quando sono esplosi i social la sua notorietà è diventata incontenibile. Ha ispirato videogiochi e film con la sua «Gymkhana», la cui prima edizione risale al 2008. Block aveva portato la professione dello Stuntman in una nuova era, molto spettacolare, molto social, molto hollywoodiana.
“La prima Gymkhana non ci sembrava un granché, eravamo andati con una piccola troupe e al risparmio. L’ho mostrato a qualche amico che mi ha detto: “Grandioso, perché non lo pubblichi su internet?”. In quegli anni non è era come adesso, e così lo abbiamo messo prima sul nostro sito, ma il problema era il peso perché volevamo che fosse in alta risoluzione. E questo ci sarebbe costato un sacco di soldi in traffico dati, cercai di spiegarlo agli sponsor. Ma dopo un po’ ho dovuto cedere perché ci stava costando una fortuna, in meno di due mesi avevamo raggiunto 20-30 milioni di visualizzazioni prima di spostare il tutto su YouTube che allora era una roba nuova…” il suo racconto degli inizi, prima che le grandi case auto cominciassero a cercarlo per ingaggiarlo.
Uno dei suoi ultimi lavori era stato a Las Vegas con l’Audi. Aveva elettrificato la città che quest’anno ospiterà la Formula 1 con un video show chiamato Electrikhana e Audi, con cui collaborava dal 2021, è stata una delle prime a piangere la sua scomparsa ricordandolo in un comunicato.
“Ken era un visionario, un pioniere e un’icona. E, cosa più importante, un padre e un marito. Ci mancherà incredibilmente. Per favore, rispettate la privacy della famiglia in questo momento mentre sono in lutto”.
