Austria con sprint e gara: istruzioni per l’uso di Spielberg

Dopo 4 GP in due stagioni, il Red Bull Ring torna ad essere teatro di un unico impegno stagionale, anche se alla gara della domenica aggiunge la Sprint race del sabato. Un solo Gp che vale quasi doppio per verificare se Leclerc ha fatto la pace con la Ferrari e può tornare all’attacco di Max.

  • .Secondo i tecnici Brembo il tracciato austriaco rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alla pista della confinante Budapest. 
  • Pur cimentandosi nella stessa configurazione, la MotoGP sottopone gli impianti frenanti Brembo ad uno sforzo decisamente più elevato perché la loro velocità di percorrenza delle curve è inferiore, in particolare nella seconda parte del Red Bull Ring: nelle quattro frenate dalla curva 6 alla 10 le due ruote devono scendere a non più di 134 km/h mentre alle monoposto basta rallentare fino a 200 km/h. ​
  • Così come per la MotoGP, anche le monoposto utilizzano i freni nelle stesse 7 curve. Come è evidente però l’intensità frenante, così come i tempi e gli spazi per rallentare sono molto differenti. In 4 delle 7 staccate alle monoposto bastano meno di 75 metri e nelle altre 3 non raggiungono i 140 metri. Per la MotoGP gli spazi di frenata sono all’incirca doppi ma alla curva 9 è addirittura il quintuplo. 
  • Ne conseguono tempi di frenata totalmente differenti: in un giro i freni delle F.1 sono attivi per 10 secondi e 2 decimi, a fronte dei 29 secondi delle MotoGP. In 3 delle frenate delle monoposto il tempo supera di poco il mezzo secondo e quindi acquisiscono grande importanza i tempi di reazione. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico sul pedale del freno di quasi 55 tonnellate.
  • Quello di Spielberg è il giro più breve del campionato. Il record sul giro è attualmente di 1’02″939, stabilito da Valtteri Bottas nel 2020. Il Red Bull Ring è la quinta pista più corta della F1 con 4,13 km e solo Monaco, Zandvoort, Città del Messico e Interlagos sono più corti. Di conseguenza, Spielberg produce regolarmente una delle sessioni di qualificazione con i minori distacchi dell’intero anno.
  • Il Red Bull Ring è una pista che richiede enormi requisiti di manovrabilità dell’auto e allo stesso tempo richiede una buona aderenza meccanica alle basse velocità (curve 1, 3 e 4) e prestazioni eccellenti alle alte velocità (curve 6-7 e 9-10 ). In definitiva, gli ingegneri devono trovare un compromesso durante la configurazione del veicolo e comporre la giusta quantità di carico aerodinamico.
  • Il Red Bull Ring è noto per i suoi cordoli aggressivi ed è considerato uno dei test più duri per le sospensioni dei veicoli. Ciò vale in particolare per i cordoli alle uscite del T1, T6 e T7, che hanno un pedaggio eccezionalmente elevato per le vetture a causa della loro frequenza (ovvero il divario tra il punto più alto e quello più basso dei cordoli) e le velocità a cui sono prese.
  • Il Red Bull Ring in Austria si presenta come un ottovolante corto e veloce con appena dieci curve e continui saliscendi. Pirelli lo affronta con i tre pneumatici più morbidi della gamma: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft.
  • L’anno scorso ci sono state due gare consecutive al Red Bull Ring. Questo fine settimana c’è la stessa nomination pneumatici della seconda gara 2021, una scelta improntata ad incrementare lo spettacolo dello sport più veloce al mondo: maggior degrado e  più opportunità di sorpasso.
  • In quell’occasione, la strategia vincente è stata a due soste: uno stint di apertura su medium, seguito da due stint con pneumatici hard. Naturalmente, mescole e strutture quest’anno sono diverse.
  • L’Austria ospita anche il secondo weekend con format sprint della stagione, dopo il primo corso ad Imola. Come da regolamento, invece di avere 13 set di pneumatici come avviene in un weekend normale, i piloti ne avranno 12, così suddivisi: due di hard, quattro di medium e sei di soft. In aggiunta, i team avranno a disposizione fino a sei set di Cinturato Green intermediate e tre set di Cinturato Blue full wet disponibili in caso di pioggia, che è sempre possibile sulle colline della Stiria.
  • Alpine, McLaren, Red Bull e Williams si fermeranno anche dopo il Gran Premio d’Austria come da programma di test Pirelli destinati allo sviluppo pneumatici del prossimo anno. McLaren e Williams proveranno per due giorni, mentre gli altri due team si alterneranno per una giornata ciascuno.
  • Delle 7 frenate del GP Austria 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 2 sono light. 
  • La frenata più dura è alla prima curva, intitolata a Niki Lauda (primo pilota, nel 1975, a vincere un GP con Brembo) nonostante la velocità sia inferiore alle curve 3 e 4. Con un carico sul pedale del freno di 143 kg e una decelerazione di 4,7 g, i piloti scendono da 312 km/h a 139 km/h in appena 1,78 secondi durante i quali percorrono 102 metri. 

Mario Isola: portiamo le gomme più morbide della gamma

“L’asfalto del Red Bull Ring offre un grip piuttosto basso in un circuito a bassa severità, permettendoci di portare le gomme più morbide della gamma. Questo a vantaggio dello spettacolo, in una location che in passato ha spesso regalato gare emozionanti grazie ad un giro molto compatto e veloce che presenta una serie di curve molto corte. La trazione e soprattutto la frenata sono fondamentali qui, con rischio di bloccaggi in particolare in alcuni punti difficili in cui si frena in discesa. Anche mantenere le prestazioni dei pneumatici posteriori per tutto il giro è fondamentale per garantire una trazione adeguata. La nostra nomination mescole rende possibili diverse strategie”.

Consigli per videogiocatori

Per effettuare perfettamente la prima frenata del GP Austria nel videogioco Formula 1 non bisogna scordare che la strada è in salita e che quindi frenando troppo presto si rischia di piantarsi. Stando completamente sul lato sinistro, si inizia a frenare poco prima di raggiungere l’ultima tribuna e si scala fino in quarta. Solo in un secondo momento si sterza per passare sul cordolo interno, poi si riprende velocità, senza esagerare per evitare di oltrepassare i limiti della pista in uscita.

Programma

Venerdì qualifiche alle 17
Sabato Sprint Race alle 16.30
Domenica gara alle 15
Race Anatomy alle 19

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

2 commenti

  1. Sig. Zapelloni,
    La pensiamo allo stesso modo per com’e’ finita a Silverstone, speriamo meglio in Austria.
    Comunque da sottolineare che quest’anno ci sono tante battaglie ruota a ruota senza che nessuno finisca sbattuto fuori.
    Cos’e’ cambiato rispetto ad anni scorsi secondo lei: le macchine? i piloti? entrambi?

    1. Direi che c’è più savoir-faire

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