C’è solo Verstappen. Sorpresa Mercedes. Mega delusione Ferrari

Max Verstappen primo. Checo Perez ultimo. Tra le due Red Bull ci sono gli altri 18. La differenza tra un campione e un pilota normale la vedi anche qui. In una pista dove la Red Bull sembra leggermente nervosetta Max la porta in pole, Checo nella ghiaia in Q1. Chissà che non si liberi un posto per il podio. Intanto per la Red Bull è la terza pole di fila.

Max ci mette un po’ di suo e alla fine rifila 0″236 al sorprendente Russell che ha portato la Mercedes in prima fila. Tra la Red Bull e gli altri c’è una bella differenza, ma quella Red Bull bisogna saperla guidare come Max. Perez nella ghiaia alla quarta curva del suo primo gitro in Q1 racconta infatti tutta un’altra storia, non ha trovato il corretto bilanciamento dei freni e lo si è visto fin dalle prime prove della giornata. L’unico brivido per Max è stato invece l’impatto sfiorato con un gabbiano. Lui la Red Bull l’ha fatta volare.

Max ha abbassato di più di un secondo il record sul giro dello scorso anno stabulito da Leclerc (1’17″868), ma va detto che con quel tempo quest’anno Leclerc non sarebbe entrato nei primi dieci.

Dietro a Max due lampi Mercedes con Russell davanti a Hamilton per la terza volta in tre gare. “La macchina era davvero fantastica e ho quaasi creduto nella pole”, racconta un George davvero contento. Anche Hamilton dice di essere contentissimo, ma si capisce che non gli va troppo ritrovarsi dietro al suo compagno di squadra, anche perchè dopo il primo tentativo in Q3 c’era lui davanti a tutti… Di fianco a lui partirà Fernando Alonso che sperava in qualcosa in più, ma conta molto sulla sua gestione delle gomme in gara per tentare il colpo da podio.

Lontana fin dalle qualifiche le Ferrari. Sainz è quinto a 0″0″538, Leclerc addirittura settimo a 0″637. La delusione è mega. Perchè nonostante un venerdì uncoraggiante, la Ferrari è ancora la quarta forza in pista dietro a Red Bull, Mercedes e Aston Martin. Vedere Leclerc dietro al compagno di squadra di 0″099 significa che qualcosa non è andato. Charles ha seguito una tattica diversa dal suo compagno andando subito a cercare il tempo nel secondo run in Q3, mentre Sainz lo ha fatto dopo un giro di riscaldamento per cercare di sfruttare meglio le Pirelli morbide.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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