La Ferrari lascia la pole a Max. Ma sarà la scelta giusta?

Si riparte da dove avevamo finito. Anzi peggio, perchè adesso davanti ci sono due Red Bull e non solo quella di Max Verstappen che ricomincia dalla pole, la ventunesima della sua carriera, la prima ottenuta nel giorno del compleanno di papà Jos (51 anni).

La Ferrari si accontenta della seconda fila. Leclerc rinuncia pure al suo ultimo tentativo lasciandosi passare da Perez per conservare un set di gomme per la gara. “In qualifica siamo competitivi ma ho pensato che era meglio risparmiare una soft nuova dalla qualifica per scattare meglio domani in corsa dalla seconda fila”, spiega, regalandoci il primo “boh” della stagione.

Vedere Charles che rinuncia ad attaccare la pole, la sua specialità, non è un bel vedere. Era a 0″103 da Max, è scivolato a 0″292 finendo in seconda fila davanti a Carlos Sainz.

La scelta di Charles è tutta mirata alla gara. Ha preferito scattare con un set di gomme nuove dal lato pulito della pista. Vedremo in gara se ha avuto ragione. Se si guardano le simulazioni dei giorni scorsi è difficile sorridere perchè la Red Bull ha avuto un ritmo decisamente migliore e la sensazione è che la Ferrari sulla distanza possa soffrire anche l’Aston Martin di Alonso.

“Sono andate abbastanza bene, non sapevamo esattamente quale fosse la soluzione – ha spiegato Vasseur in diretta Sky -. Abbiamo preferito conservare un set di gomme soft per la gara con Charles, ne abbiamo discusso insieme. I punti si danno la domenica, il campionato non lo vinci con le pole. Siamo concentrati sulla gara e qui avere un set nuovo è importante, certo non lo faremo a Monte Carlo. Non è facile scegliere di sacrificare le qualifiche. Ne abbiamo parlato e abbiamo deciso. Non so che cosa aspettarmi in gara. Sappiamo di aver sofferto il degrado in alcune situazioni e anche per questo abbiamo deciso di salvare un set. Comunque il campionato non finirà domani sia che si vinca o che si perda”.

Una Ferrari che guarda alla gara è quello di cui c’era bisogno. Ma sacrificare una qualifica non è mai bello. “Non mi aspetto di arrivare ottavo, ma non abbiano ancora un quadro chiaro. Cominciamo almeno salendo sul podio”, aggiunge Vasseur. Non vedremo Leclerc andare subito all’attacco di Verstappen, nonostante le gomme nuove. L’obbiettivo è restare in scia e magari approfittarne strada facendo, sperando di non soffrire troppo il degrado delle gomme.

Diciamo che non è bello rinunciare alla pole, almeno alla battaglia per conquistarla. Vedremo se pagherà in gara. Partire davanti e poi finire dietro non serve a nulla. Lo abbiamo visto l’anno scorso. Cambiare il senso di marcia, partuire dietro e finire davanti, sarebbe un gran bel risultato. Potrebbe essere una scelta concreta. Per ora è una scelta con un grande punto interrogativo.

Le prime qualifiche della stagione hanno confermato le sensazioni raccolte nei test con Red Bull, Ferrari e Aston Martin davanti. La Mercedes è lontana, con Hamilton che pensava addirittura peggio, ma intanto c’è da segnalare il primo gol di Russell che ha messo la sua Freccia Nera davanti a Lewis. “Siamo vicini a Ferrari e Aston, ma molto lontani dalla Red Bull. Abbiamo preso 6 decimi come l’anno scorso. La macchina ha un problema. i dati sono buoni, ma poi in pista non rende”, ha ammesso Wolff.

Dietro ai quattro top team ci sono Ocon e Hulkenberg, Alpine e Haas. Hanno strabattuto i loro compagni di squadra. La battaglia per la zona punti sarà tostissima. I primi sei stanno in 0″676.

Fernando è quinto, staccato di 0″628 dalla pole. Le qualifiche non sono la sua specialità. Fernando non ha trovato il giro perfetto, ha commesso un paio di errorini ed è dovuto accontentarsi della pole degli altri, dietro a due Red Bull e due Ferrari, ma comunque davanti alle Mercedes. In gara vedremo. Ma Fernando sulla distanza è super. Fateci attenzione.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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