La Ferrari si presenta e chiede: “Abbiate pazienza”

Il primo giorno di scuola Ferrari comincia con un filmato Netflix style in cui Leclerc e Sainz si interrogano a vicenda facendosi delle domande scritte fa Mattia Binotto. Uno show pubblico, fatto per i tifosi. Divertente. Anche senza teatri e senza vettura esposta, la Ferrari riesce a far parlare di sè. Il resto va in onda via zoom dal museo di Maranello. Un lungo botta e risposta.

“Ma tu pensi di battermi?” chiede Charles. “No, dai, non subitro almeno”, la risposta di Carlos. Recitano, ma lo fanno bene.

La parola d’ordine è “Portare pazienza”. La Ferrari si presenta senza far vedere la monoposto 2021 e chiede subito scusa: “Non è pensabile aver azzerato il gap in un inverno”, dice Mattia Binotto. “Siamo convinti di aver migliorato la nostra vettura che l’anno scorso pagava tanto in termini di velocità in rettilineo per la mancanza di potenza e l’eccessivo drag. Abbiamo giocato il nostro gettone sul retrotreno della vettura e cambiato il motore, ma solo la pista ci racconterà quanto siamo migliorati rispetto alla concorrenza”.

Non ci saranno nuovi acquisti, almeno per ora. “Se si creerà l’opportunità rafforzeremo la squadra, ma oggi non ci sonbo arrivi a disposizione. Abbiamo solo ridisegnato l’organizzazione attribuendo ruoli e responsabilità più precise a tutti. Io non sento pressione, ma responsabilità e orgoglio”.

Non ci sarà un numero uno in pista. “L’unico numero 1 è la Ferrari. I piloti partiranno alla pari con l’obbiettivo di fare più punti possibili per il team”.

L’obbiettivo di Charles è “fare meglio del sesto posto tra i costruttori dello scorso anno e mettere le basi per il 2022 quando cambierà tutto”. L’obbiettivo di Carlos è lo stesso: “Ci vorrà pazienza, ma la mia esperienza in McLaren mi ha insegnato che le cose possono migliorare”. Binotto non cambia sinfonia: “Abbiamo voglia di vincere. La squadra è giovane, anche se non più tanto, ma ha ancora margine per migliorarsi. Abbiamo tanta determinazione e voglia di crescere ancora”

Seguiranno aggiornamenti…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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