La Red Bull fa davvero paura, alla Ferrari devono ancora capire la SF-23

La Red Bull chiude davanti a tutti e non solo per il miglior tempo di Perez i test pre campionato. A una settimana da via del mondiale il team di Christian Horner e Adrian Newey sembra davvero il più veloce e il più consistente. Quanto sia lontano la concorrenza non è ancora del tutto chiaro, mentre appare chiaro che per il momento solo la Ferrari potrebbe avvicinanrsi perchè la Mercedes è più in dificoltà e la miglioratissima Aston Martin non ancora abbastanza vicina.

Nell’ultimo giorno del carnevale ambrosiano, la Formula 1 resta in maschera. Red Bull a parte gli altri non hanno ancora mostrato tutte le carte a loro disposizione a partire dalla Ferrari che ad esempio non ha sfruttato la nuova ala posteriore che si è subito rotta. La Ferrari non ha cercato il tempo con insistenza. Leclerc è stato il più rapido in mattinata, ma poi nel pomeriggio Sainz si è concentrato su altro ottenendo il suo miglior crono quando la pista era meno performante rispetto ai tentativi di Perez, Hamilton e Bottas.

“Non sono mai stato così in forma – ha detto Leclerc – credo che quest’anno la nostra vettura sia cambiata in alcune sue caratteristiche in generale mi aspetto di essere un po’ più veloce in rettilineo e forse di faticare un po’ di più in curva. Con questi tre giorni di test posso dire che stiamo ancora lavorando molto per trovare il punto di forza della vettura in termini di assetto. Spero che ci sia ancora un po’ di margine. È un’auto diversa e necessariamente bisogna guidarla in modo un po’ diverso. Ma i test servono a questo. Ho provato molti stili di guida diversi. Stamattina mi sembrava di aver trovato un po’ la mia strada, finalmente. Ma abbiamo ancora del lavoro da fare“. L’anno scorso Charles saliva in auto e subito riusciva a ottenere il massimo. Quest’anno non è la stessa cosa. La SF-23 è più veloce in rettulineo, ma perde un po’ di velocità in curva. C’è tanto lavoro da fare e non è semplice trovare l’assetto giusto.

Si potrebbe dire che, pur essendo passata da Binotto a Vasseur, la Ferrari deve ancora capire la SF-23. La frase di Charles “È un’auto diversa e necessariamente bisogna guidarla in modo un po’ diverso”, spiega molto.

La differenza sta in queste parole. Leclerc dice: “C’è ancora molto da fare”. Verstappen commenta: “Mi sono trovato molto bene, sono soddisfatto dei test”. La Red Bull è pronta, prontissima. La Ferrari non ancora. La Red Bull è così sicura del suo potenziale che nell’ultimon giorno di test non ha neppure mandato in pista Verstappen, riservando tutta la giornata a Perez che ha completato 133 giri, solo tre in meno di Alexander Albon che con 136 è stato lo stakanovosta del giorno, mentre il maratoneta dei test è stato Fernando Alonso che ha completato 270 giri in tre giorni dando tanta sostanza alla Aston Martin che si candida a soffiare alla Mercedes il terzo posto.

Il tempo di Hamilton, il secondo della giornata a 0″359 da Perez, non deve illudere: “In questo momento il poropising che abbiamo avuto è praticamente scomparso – ha detto – quindi è un grande passo per noi. È bello guidare senza sobbalzare per una volta, ma ci sono ancora alcune cose su cui dobbiamo lavorare”. Lewis si è anche scagliato contro il divieto di usare termocoperte, ma quesro è un altro discorso. Lui parla di pericolo addirittura.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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