Leclerc si ferma a 21 millesimi da Super Max. Ma in Olanda la Ferrari c’è

Tre uomini in 92 millesimi. I primi due divisi da soli 21 millesimi. Le qualifiche più tirate della stagione * regalano la quarta pole stagionale all’eroe di casa. Max Verstappen brinda con l’armata arancione che colora le tribune di Zandvoort e ogni tanto esagera lanciando in pista un fumogeno da stadio. D’altra parte il boato che ha salutato il giro record di Super Max assomigliava molto a un boato da stadio.

* In Austria i primi tre erano racchiusi in 82 millesimi, ma tra Verstappen (in pole) e Leclerc c’erano 29 millesimi.

La Ferrari resta dietro, ma una settimana dopo Spa la musica è diversa. Nell’aria di Zandvoort si canta sulle note di “Max Max Super Super Max, ma paradossalmente la sua vittoria era più scontata una settimana fa in Belgio quando scattava decimo che non ora che scatterà davanti a tutti. La Red Bull non è più il missile imprendibile di una settimana fa, soprattutto la Ferrari non è più in crisi come sui saliscendi di Spa, ma è tornata ad essere veloce come nella prima parte del campionato. Il circuito è più corto, i distacchi non sono dilatati come a Spa, ma la sensazione è che sulle sopraelevate olandesi la Ferrari abbia ritrovato il giardino in cui far sbocciare i suoi tulipani. Leclerc è rimasto a 21 millesimi da Verstappen e quel distacco è anche un po’ figlio di un suo secondo settore non perfetto come gli altri due. “Ci sono arrivato molto vicino – ha detto Charles -. Max ha fatto un gran giro alla fine. La nostra macchina continuava  a migliorare durante le qualifiche. All’inizio ero spaventato perché Max è stato molto più veloce di noi sulle gomme usate. Ma poi nel Q3 la macchina ha trovato la forma giusta e sono riuscito a fare quel giro che mi è valso il 2° posto. Domani in gara ci proveremo. Siamo molto più forti qui rispetto a Spa, questo è bello da vedere. Il nostro passo gara è forte. Saremo vicini a Red Bull ma dobbiamo fare una gran partenza, poi vedremo”.

Nella parte centrale Max è stato perfetto e ha fatto la differenza, ma per battere le due Ferrari ha dovuto indossare il mantello di SuperMax. Ha dovuto impegnarsi a fondo mentre il suo compagno di squadra tentando di reggere il suo ritmo finiva nel muro rovinando l’ultimo attacco dei die uomini Mercedes comunque lontani dalla prima fila. “Incredibile – il commento dell’uomo in pole -Dopo ieri, che è stata una giornata difficile, abbiamo lavorato tutta la notte per ribaltare la situazione. Oggi abbiamo fatto un bel giro, ma siamo arrivati molto vicini. Qui l’atmosfera è pazzesca. Abbiamo cambiato parecchio dopo le prove di ieri, in cui abbiamo fatto le cose di fretta per mettere insieme la macchina. Ma oggi è stata di nuovo piacevole da guidare”.

La gara non è scontata. Le due Ferrari sono lì pronte ad andare all’attacco anche su questa pista sorpassare non è semplice. Ma le Ferrari sono due, Max ancora una volta è solo. Basta non complicarsi la vita con la strategia.

L’uomo del sabato a parte Max è stato Mick Schumacher. Non ha un futuro assicurato in F1, ma sotto pressione lui batte Magnussen e si piazza in Q1 per la quarta volta. Bravo ragazzo

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Con 98 punti di vantaggio a 8 gare dal termine del campionato, a Max basta arrivare anche due posti dietro a Leclerc, senza rischiare nulla e cercando di arrivare alla fine. Charles invece ha un solo risultato utile: vincere e sperare che Max rompa.
    Sicuri che Max voglia stravincere?
    Io fossi in lui farei come Lauda: mi terrei il risultato utile e non rischierei nulla.
    Con buona pace della rossa.

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