Il sogno oggi è doppiamente Rosso. Le due Ferrari a Zandvoort contro Max e la muraglia arancione e la muraglia Rossa di sei Ducati ai primi sette posti contro Quartararo a Misano. Il sogno ormai impossibile di Leclerc d quello ancora possibile di Pecco Bagnaia all’inseguimento della quarto successo di fila (come Verstappen).
C’è un re nel suo reame, titola stamattina L’Équipe per la pole position di Max Verstappen, “il campione del mondo olandese che ha elettrizzato ancora una volta l’esercito Oranje, dal quale viene festeggiato con fragore, canti e birra”.
È il successore di Johan Cruyff nell’album delle leggende dello sport olandese, secondo Erik Bielderman, “Tutto per Max e Max per tutti. Una grande fiera. Decibel caldissimi al termine delle qualifiche”.
Stefano Mancini su La Stampa parla di padrone in casa e si domanda: “Quanto vale un tifo calcistico in Formula 1, con cori e tamburi che superano il fracasso dei motori? Max Verstappen non è pilota di facili emozioni, ma quei 120 mila in tribuna lo hanno caricato. È la quarta della stagione, la 17ª della carriera (raggiunto un mito, Jackie Stewart) e la prima a capienza piena sul circuito di Zandvoort. Casa sua. Una festa con qualche esagerazione: due fumogeni sono finiti in pista, uno ha costretto la direzione gara a interrompere la sessione, l’altro nel momento cruciale delle qualifiche ha rischiato di condizionare il risultato”.
Anche Repubblica titola sul Verstappen spinto dalla folla, ma – ragazzi – “le Ferrari sono vicine”. Spesso sono vicine solo di sabato, e finché uno non guarda la classifica generale.
Jack Miller parte dalla pole position nel GP di San Marino a Misano, la 14esima tappa della MotoGP. Con l’australiano ci sono in prima fila Enea Bastianini e Marco Bezzecchi. Bagnaia è stato retrocesso dal secondo al quinto posto per una penalità. Ottavo tempo per Quartararo, che in partenza troverà davanti sei Ducati e l’Aprilia di Vinales, con lo spettro di quel famoso gioco di squadra di cui si parla da una settimana
Luca Bucceri per Sport Mediaset sottolinea le “condizioni di pista al limite e forse tra le più complicate dell’intera stagione, con un tracciato semi-umido che ha messo in difficoltà i piloti” e parla di è “una super Ducati, una moto che sembra essere imprendibile in qualsiasi condizione”.