Leclerc: solo se si è perfetti quest’anno si vince

Charles Leclerc torna a casa che e’ un po’ anche il luogo del delitto. Un anno fa dopo là pole andò a schiantarsi alle piscine rovinando il cambio e non riuscendo poi a partire domenica. Ha un doppio motivo per rifarsi. Cancellare quella delusione è quella di domenica a Barcellona. Per non contare il crash nell’esibizione con l’auto di Lauda….


Arrivi al tuo Gran Premio di casa in lotta per la testa della classifica di campionato. Cambierà qualcosa nel tuo approccio alla gara?

“Direi proprio di no: l’approccio sarà lo stesso indipendentemente dalla posizione che occupiamo in campionato. Sappiamo che ogni punto conta, che i nostri rivali sono fortissimi e che anche un piccolo errore qui può fare una grande differenza. Abbiamo visto in questa stagione che solo il team che fa tutto alla perfezione può riuscire a vincere: ebbene, a Monaco faremo di tutto per essere noi quel team. Vincere su una pista così è sempre molto difficile ma ho piena fiducia nella squadra e questo è sempre il miglior requisito di partenza per raggiungere l’obiettivo”.

Il Gran Premio di Monaco quest’anno ha un nuovo formato. Come vivi questo cambiamento?
“Per la prima volta vedremo un weekend dal formato standard a Monaco, con le libere al venerdì, le qualifiche al sabato e la gara alla domenica. Personalmente avere le prove un giorno dopo rispetto al tradizionale giovedì mi aiuterà ad entrare più facilmente nel ritmo gara al pari che negli altri weekend. Nel complesso dunque sono favorevole e guardo con fiducia a questo nuovo formato”. 

Qual è la tua parte preferita del circuito di Monte Carlo?
“Direi che non ho dubbi: senz’altro la zona delle Piscine, dove ci sono due esse una dietro l’altra. Mi piace molto passare velocissimo in questo settore. Inoltre queste curve mi ricordano una vicenda personale: è proprio nella vasca che si vede in televisione che da bambino ho imparato a nuotare, e ciò rende questo passaggio per me ancora più speciale”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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