Ottanta Loeb signore del Monte. Vittoria in rosa con la Galmiche e la Ford Puma

Sébastien Loeb e Isabelle Galmiche trionfano al Rallye Monte-Carlo con la Ford Puma Rally1 del team M-Sport Ford, battendo Ogier e Veillas. La nuova era dei rally ricomincia con un uomo che arriva dal passato, ma continua ad avere un futuro e soprattutto dalla prima donna copilota a sbancare il Monte 28 anni dopo la Pons…

 Sébastien Loeb ha vinto il Rallye Monte-Carlo, prima prova del WRC 2022, conquistando l’80esima vittoria della carriera nel Mondiale Rally e tornando al successo pochi giorni dopo il podio alla Dakar e dopo poco più di tre anni dall’ultimo successo nei rally, al Catalogna del 2018 quando era alfiere Citroen.

Sébastien Loeb ha vinti con Isabelle Galmiche, la sua nuova navigatrice, una donna copilota come Fabrizia Pons che conquistò il Rallye Monte-Carlo 1997 con Piero Liatti al volante della Subaru Impreza WRC. Quella di Loeb con la Ford Puma ibrida è una vittoria arrivata all’ultimo respiro quando la sfortuna ha fermato alla penulrima speciale un altro grandissimo dei rally,  Sébastien Ogier.

Il pilota Toyota era in testa con 24″ di margine, ma a metà della PS16 ha forato l’anteriore sinistra e Loeb ne è tornato in testa alla gara con Ogier che poi nella Super Prova finale si è beccato anche 10″ di penalità per jump start, per esser scattato prima del verde.

Per Loeb è l’ottava vittoria assoluta al Rally di Monte Carlo, e anche un successo che a 47 anni (48 a febbraio), lo fa diventare il più anziano ad aver vinto un rally Mondiale.

Questo il pezzo di presentazione di qualche giorno fa:

Il Rally di Montecarlo è uno di quegli appuntamenti che mettono nostalgia. Pensi al Monte e ti vengono in mente Munari e Mannucci, Biasion e Siviero e quell’Italia che vinceva e dominava con la Lancia. Oggi il mitico Drago Munari sta combattendo contro una polmonite carogna in un letto d’ospedale a Bologna e l’Italia non c’è più nonostante nel nostro paese la passione per i rally sia sempre grandissima. Il Monte di quest’anno è il numero 90 ed è la prima tappa della rivoluzione che ha stravolto anche i rally. Anche le vetture da rally diventano Ibride in quello che viene considerato il più grande stravolgimento regolamentare dal 1997 quando vennero introdotte le WRC. Vetture Ibride più pesanti e più aggressive sulle gomme e obbligate a muoversi in elettrico nei trasferimenti in centro città.

Al via nella categoria Rally 1 ci sono soltanto tre Case ufficiali: Toyota (con la Yaris), Hyundai (con la i20) e Ford (con la Puma). Troppo poche, come ha sottolineato il nuovo presidente della Fia, Mohammed Bin Sulayem, uno che i rally li correva e li vinceva. Vorrebbe convincere qualche costruttore a entrare, magari partendo da chi come Renault, Peugeot e Lancia ha una grande storia rallistica. Gli assi del volante sono i due Seb, Ogier e Loeb che hanno vinto 15 volte al Monte (conduce Ogier 8-7), al Monte daranno spettacolo, poi la lotta mondiale sarà riservata ad altri con il 21enne Kalle Rovampera, un ver bambino prodigio, che vuole diventare il Verstappen dei rally.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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