Pagelline dei test: #Mercedes da 8 #Ferrari da…5 Bella ma fragile

Prossima fermata Melboune. Tra due settimana sarà già Gp d’Australia. Alle squadre restano pochi giorni per analizzare i risultati delle due sessioni di test precampionato disputate a Barcellona con tempi che sono già paragonabili a quelli dello scorso anno con vetture che sulla carta avrebbero dovuto essere più lente almeno di 1″5. Gli ingegneri hanno lavorato meglio di scrive i regolamenti…

Otto giorni di test e più di 40 mila chilometri per ritrovarci con un verdetto per ora chiaro: la Ferrari è più veloce, ma la Mercedes è più affidabile. La SF90 è bella, ma per ora fragile. Lo ha ammesso lo stesso Mattia Binotto che è spettinato di natura e non per la preoccupazione.

Nel complesso sono contento del lavoro svolto, e sono lieto di come si comporta la monoposto, che su questo tracciato si è dimostrata ben bilanciata – ha detto il team manager ferrarista – Non posso però essere soddisfatto perché vorrei che fossimo più veloci e affidabili. Per questo mi sento di dire che c’è ancora molto da fare. Il nostro programma, infatti, non è sempre stato fluido come speravamo, a causa di guai di affidabilità e all’incidente di Sebastian causato dalla rottura del cerchio. Dobbiamo risolvere ancora diversi problemi e lavorare per cercare ancora più prestazione“.

Quattro problemi in quattro giorni (anche se la rottura del cerchio di Vettel è stata provocata da un detrito) non possono lasciare tranquilli gli uomini in Rosso, nonostante le buone sensazioni riportate da Vettel e Leclerc e gli ottimi tempi fatti segnare in pista.

Ad essere incoraggianti restano le prestazioni della SF90 e non solo quelle con Pirelli C5, a Vettel ha ottenuto anche un 1’16″720 con gomme C3… la SF90 è probabilmente più veloce di quanto abbiamo visto, ma dovrà arrivare in fondo…

https://topspeedblog.it/2019/03/01/ferrari-piu-veloce-mercedes-piu-affidabile

La vera sorpresa è data dalle performance delle monoposto 2019, già più veloci rispetto ai test pre-stagione dello scorso anno, nonostante l’aumento del peso complessivo – ha commentato Mario Isola, il grande capo di Pirelli F1 respidendo a Hamilton le sue critriche sulle gomme – Si sono verificati alcuni episodi di graining dovuti alle basse temperature, un fenomeno che dovrebbe sparire con condizioni più calde, mentre non ci sono stati casi di blistering. È difficile avere ora un quadro completo sui livelli di degrado in queste condizioni, ma al momento il divario tra ciascuna mescola è di 6-7 decimi su questo tracciato, mentre su circuiti più lunghi e con temperature più alte dovremmo avere un gap di circa 9 decimi di secondo”.

Dopo avervi dato ieri la mia griglia di partenza ideale (ma non di arrivo…visti i problemi di affidabilità) eccoci alle pagelline pre campionato:

Ferrari 5 È quasi una media tra l’8 per le prestazioni e il 2 per l’affidabilità, dando più peso alla velocità… Meglio una macchina veloce e fragile di una lenta, ma affidabile, certo. Ma il problema è che gli avversari non sono molto più lenti, ma sono decisamente più affidabili (879 km in più). La Ferrari dopo una prima settimana impeccabile ha visto scricchiolare le sue certezze e come ha sottolineato Binotto ci sarà ancora tanto da lavorare. Sono tutti problemi risolvibili, ma la storia della F1 è ricca di racconti di gare perse per la rottura di particolari da due euro. Non servirà partire in pole a Melbourne se poi la SF90 si spezzerà. Ma se la Ferrari troverà l affidabilità….

Mercedes 8 Dato a Hamilton il premio Gran Ballista di inizio anno (“La Ferrari ha mezzo secondo di vantaggio“) va sottolineata la grande reazione Mercedes. Dopo i guai di bilanciamento della prima settimana ha praticamente ridisegnato l’areodinamica dell’auto (mossa evidentemente già programmata) e si è presentata a Barcellona per macinare chilometri (1190 in tutto) e ottenere anche ottimi tempi. Hamilton, Wolff e compagnia non hanno smesso di lamentarsi. Ma almeno hanno finito di giocare a nascondino. I favoriti restano loro. Forte dei quasi tre gran premi in più completati rispetto alla Ferrari.

Red Bull 5 In casa RedBull, nonostante buone prestazioni in assetto gara, sono mancate sia le prestazioni che l’affidabilità (il cambio ha bloccato Max venerdì ed era le seconda rottura). Il motore Honda ha trovato l’affidabilità e anche i cavalli (vedi tempi Toro Rosso) ma non ha ancora le prestazioni di Ferrari e Mercedes. Sarà una Red Bull terzo incomodo? È ancora da verificare quando sarà competitiva nei confronti delle prime due. E Gasly è finora troppo falloso.

Renault 7 Non so se basterà a raggiungere la RedBull, ma la Renault ha chiuso con il sorriso i test. Hulkenberg ha ottenuto il quinto tempo e i 961 giri completati negli 8 giorni sono quasi quanti quelli della Ferrari. Il motore ha rispettato le attese e anche le sensazioni ricavate dai piloti sono le stesse otteute dopo le simulazioni. C’è una buona base su cui lavorare. L’obbiettivo resta il quarto posto.

Toro Rosso 7 Piu’ di 4350 chilometri (935) giri, ottimi tempi (probabilmente un po’ ad effetto) e commenti positivi dei piloti sul lavoro fatto e le buone risposte date dall’auto alle modifiche. Vedremo se saprà mantenere le promesse.

Alfa Romeo 6.5 quinta come chilometri percorsi (4292) ma indietro come tempi. Giovinazzi (bravissimo a non sbagliare) ha ammesso i suoi limiti con le Pirelli più morbide. È un pilota più da gara che da qualifica, per ora. Kimi è il solito Kimi, ma anche lui non ha strappato un buon tempo. Per ora può contare sull’affidabilità, ma non basterà per sognare di lottare per il quarto posto.

Haas 6 Non è scesa sotto 1’17″… chilometri ne ha fatti (4055) ma sono mancate le prestazioni però va detto che la macchina è cresciuta e alla fine gli alti sono stati più dei bassi.

McLaren 7 Molto meglio dello scorso anno. Tanti chilometri (4064) e dei buoni tempi ad effetto… Non è ancora tornata la McLaren, ma è più vicina alle scuderie che la precedono rispetto alla coda.

Racing Point 6 Mister Stroll fa uno strano effetto, rovina tutto quello che tocca… Ha cominciato con la Williams, ora rischia di far sprofondare l’ex Force India. Sarà un caso?

Williams 4 “La prima cosa che dovremo fare a Melbourne è assicurarci che la macchina stia tutta insieme”, credo basti questa frase di Kubica per inquadrare la situazione…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

4 commenti

  1. Egregious mr Zapelloni,
    (Non so ancora molta grammatica italiana)
    Due domande:
    1. Nel settore dove lavoro, test che non danno punti per il campionato si utilizzano per capire I limiti del design, quindi anche se avere 100% affidabilita non dispiace, trovare punti di rottura non da 5 in pagella sopratutto se come Ferrari hai fatto solo meno giri di Mercedes. La F1 e cosí diversa?
    2. Che Seb e Charles siano cosí vicini, al contrario di Ham – Bot mi sembra un’ottimo segno in questi due casi: la Ferrari aveva per andare piu veloce (non serve spingere al limite per far emergere doti del pilota) oppure sono due driver molto veloci. C’e’ una terza possibilita’ meno positiva che mi sfugge?
    Grazie,
    Pinna

    1. 1) tre rotture in quattro giorni sono troppe per stare tranquilli, non lo dico io lo dice Binotto. Ma come ho scritto è meglio essere fragili ma veloci piuttosto del contrario
      2) la Ferrari oggi è più veloce della Mercedes anche questa ne è una dimostrazione

  2. Grazie.
    Grazie e complimenti anche per tenere vivo il blog dopo Aprile 2018 – ottimo esempio di vita.
    Leggo siempre con molto interesse.
    Mi faccia sapere se c’e’ qualcosa che si puo’ fare dall’estero per dare supporto.

    Ps: bello il re-stilling

    1. La ringrazio per il supporto buona lettura

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