
Pagelline di un gran premio di Spagna amaro, ma non troppo, per la Ferrari che ora sa di avere una macchina veloce, ma deve fare i conti con l’affidabilità del motore.
10 a Max Verstappen che ha vinto nonostante i mille problemi avuti in pista. Ci ha creduto e alla fine è tornato in testa al mondiale con la terza vittoria di fila, la quarta in sei gare. Sapere uscire dalle difficoltà è un valore aggiunto che gli è venuto con il tempo.
9,5 a Charles Leclerc. Non è da tutti incassare una sconfitta vome ha fatto lui, abbracciando ad uno a uno tutto i suoi meccanici. La maturità non la vendono al mercato. Lui ha dimostrato di averla. Resta il solito problema: dategli una macchina che non si rompa.
9 a George Russell. Il duello con Max, la sua resistenza, sono una perla rara. Il ragazzino ha imparato in fretta e l’impressione è che sia soltanto l’inizio.
8 a Lewis Hamilton. Era ultimo, voleva ritirarsi, lo hanno convinto a continuare. È lui si è inventato una gara delle sue. Dategli una Mercedes che assomigli a una Formula1 è lui tornerà ad essere il martello che ha fatto innamorare tanti tifosi.
7 a Sergio Perez. Lamentele via radio a parte ha fatto fino in fondo il suo dovere. Quello che gli chiede la Red Bull. Quello che Sainz non è ancora riuscito a fare.
6 a Fernando Alonso. Scattava dal fondo è arrivato in zona punti, dietro a Ocon (voto 7) . Ha ancora la voglia e la grinta di un ragazzino.
5 a Valtteri Bottas. Sua tenerezza non si smentisce. Nei corpo a corpo si spegne come un cerino nel vento. Il sesto posto non basta per essere felici. Certo che anche la strategia Sauber Alfa Romeo (al solito) non lo ha aiutato.
4 a Mick Schumacher. Dopo una partenza brillante si è spento. Il 14mo posto è poca roba. Ha bisogno d’altro per restare in Formula1.
3 a Carlos Sainz. Sbaglia la partenza, prende un colpo di vento, finisce nella ghiaia. Ma poi non trova il ritmo. Con questa Ferrari non ha ancora trovato il feeling. Ci vuole pazienza.
2 a Kevin Magnussen. Dove voleva andare? Ha rovinato la sua gara è quella di Hamilton. Troppa fretta.
0 alla Aston Martin. Copiare non basta. Con i capitali che ha dovrebbe raggiungere ben altri risultati.
A parte il 9.5 a Charles (che ha fatto per meritarlo? abbracciare i meccanici? non è questo che gli si chiede di fare in pista) sono praticamente d’accordo; forse anche un bel 9 a Lewis: rimontare dal 18 al 4 posto, poi ceduto per problemi tecnici, e bersi la ferrari di Sainz in un boccone, dimostra grinta da vendere. Non è ancora tempo di darlo per vinto.
Per la rossa due interrogativi: affidabilità (anche un altro motore ferrarri si è ritirato per lo stesso motivo) e prestazioni. La ferrari è Leclerc. Se si dovesse giudicare la macchina per ciò che fà Sainz, è preoccupante vedere come è stato superato da una Mercedes che ancora non è al 100%
Forse scorda la pole