Quattrorote fa 800 e Ruoteclassiche 400: che mese per l’Editoriale Domus

Per Quattroruote è un mese da festeggire: fa cifra tonda, cifra importante: 800 numeri, 800 mesi, 800 appuntamenti in edicola (di cui oltre 150 anche in digital edition). Anche Ruoteclassiche, il mensile dedicato alle auto d’epoca arriva ad un traguardo importante: il numero 400. Una festa doppia per l’ Editoriale Domus.

Da 66 anni manteniamo la promessa di essere un punto di riferimento per gli automobilisti di ieri e di oggi” spiega Sofia Bordone, Amministratore Delegato di Editoriale Domus, ricordando come nel 1956 fu suo nonno Gianni Mazzocchi a fondare Quattroruote. “Il nostro pluriennale racconto ha considerato, quasi sempre anticipandole, tutte le grandi trasformazioni legate all’auto. Quella che oggi stiamo vivendo e che viene definita come la più grande rivoluzione del settore, è la conseguenza di moltissimi profondi cambiamenti avvenuti in ogni epoca, di cui il nostro Gruppo è testimone e portavoce assoluto. Editoriale Domus con Quattroruote e poi anche con Ruoteclassiche c’è sempre stata e questi due compleanni lo dimostrano. Forti della nostra esperienza e fedeli ai valori di serietà e indipendenza con cui siamo nati, continueremo a esserci per raccontare e affrontare insieme tutte le nuove sfide della mobilità ma soprattutto per valorizzare, e salvaguardare, quella cultura dell’auto che oggi è essenziale per la sopravvivenza dell’intero comparto. Solo alimentando la cultura più autentica e consapevole siamo infatti in grado di ereditare il passato, interpretare il presente e continuare a prefigurare il futuro”.

A confermare immediatamente le parole dell’Amministratore Delegato, terza generazione alla guida del gruppo, è l’iniziativa editoriale realizzata da Quattroruote in occasione della sua ottocentesima uscita.

La redazione diretta da Gian Luca Pellegrini sceglie infatti di condividere i momenti cruciali della storia dell’auto e della mobilità: il miracolo italiano, la contestazione e la crisi energetica di metà anni Sessanta, le prime innovazioni in tema di elettronica, il grande cambiamento in tema di sicurezza stradale dopo i gravi incidenti in pista. E ancora l’inquinamento, il rapporto auto-città, l’infotainment, la rivoluzione industriale e, da ultimo, la guida autonoma: l’ampio dossier del giornale diventa ad aprile una preziosa macchina del tempo con cui ripercorrere il passato e analizzare le sfide odierne.

Abbiamo deciso di affidare questo inedito racconto a chi, questi grandi cambiamenti, li ha vissuti in prima persona” spiega Gian Luca Pellegrini, annunciando i nomi di Piero Chiambretti, Giorgietto Giugiaro, Federico Faggin, Jean Todt, Michele De Lucchi, Linus, Marco Tronchetti Provera, Guido Calabresi come protagonisti del nuovo numero, in uscita il 30 marzo. Otto interviste esclusive che mettono a fuoco altrettanti grandi temi da non dimenticare e che rappresentano il punto di partenza di uno storytelling ampio e come sempre, assolutamente trasversale a tutti i canali del brand.

Da domani e per tutto il mese, una esaustiva distribuzione dei tantissimi contenuti a disposizione toccherà contestualmente la carta, il web (con un hub dedicato), la web tv (dove saranno disponibili le video interviste) e i social network Facebook, Instagram e Youtube con una declinazione di formati diversa e dedicata a ciascuna piattaforma.

In questi sessantasei anni Quattroruote ha sempre saputo cogliere le nuove esigenze informative conseguenti a ciascuna piccola e grande rivoluzione. A tali richieste ha risposto con la creazione di un Sistema mediatico capace di raggiungere, tramite la pluralità delle sue piattaforme, 18 milioni di contatti lordi. Un sistema di comunicazione complesso e variegato, costantemente aggiornato, spiccatamente ricettivo ai nuovi stimoli, distintamente evoluto sia nei contenuti sia nella distribuzione di essi. Siamo convinti che, a maggior ragione in questo momento di grandissima difficoltà, di mobilità ci sia ancora tantissimo da poter e dover raccontare e noi intendiamo farlo con la stessa dedizione e con quello stesso spirito di servizio che da sempre ci distingue” commenta Gian Luca Pellegrini.

L’operazione di valorizzazione della “car culture”, in tutta la sua complessità e dinamicità odierna, passa chiaramente anche dalla capacità di filtrare e salvaguardare la passione e il know-how del passato, attivando le leve di comunicazione contemporanee più efficaci. Un impegno che in Editoriale Domus viene assolto da Ruoteclassiche, testata di riferimento per il motorismo storico nata come rubrica di Quattroruote e poi nel 1987 (a novembre saranno 35 anni esatti) evoluta in una pubblicazione autonoma, che proprio il 2 aprile presenta il numero 400.

In questa speciale occasione vogliamo rendere omaggio alla passione e alla competenza con cui Ruoteclassiche è nata” spiega il direttore David Giudici annunciando la realizzazione di un volume celebrativo di duecento pagine (in edicola a 10€) che propone il “best of” degli articoli di ogni periodo, tutte e quattrocento le copertine e i ricordi dei direttori che si sono succeduti. “Contestualmente, desideriamo ribadire l’impegno a dare vita ai sogni dei nostri lettori e restituire quel valore impareggiabile che il mondo del motorismo storico rappresenta” aggiunge Giudici raccontando come da aprile la testata si rinnovi sia nell’aspetto, grazie a una grafica più pulita e moderna, sia nei contenuti. Tra le novità, si arricchisce il team dei columnist con i contributi di Miki Biason, Carlo Ludovico Borromeo e Tomaso Trussardi, e una maggiore attenzione a temi come acquisto, burocrazia, certificazione, restauro con i consigli degli esperti, oltre a una maggiore inclusività per il pubblico: è d’esempio l’inedito format “C’è Pista per Te”, che ogni mese vedrà protagonista un lettore, le auto dei suoi sogni e un’indimenticabile giornata trascorsa in pista con la redazione. Consigli, racconti, esperienze, emozioni: un mix che stimola l’engagement di lettori, utenti web e follower dei canali social rendendo Ruoteclassiche baricentrico per il mondo del collezionismo, perché capace di rispondere a qualsiasi loro esigenza.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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