Rassegna stampa strategia Ferrari sotto accusa

I quotidiani italiani non hanno capito la scelta Ferrari di lasciar combattere tra loro Leclerc e Sainz favorendo la fuga di Verstappen. Tra poche ore vedremo se la notte (e magai qualche telefonata da Torino) hanno fatto cambiare idea a Binotto.

Stefano Mancini, la Stampa: “Charles Leclerc ha perso un punto e la pazienza dopo il secondo posto nella sprint race austriaca. La tensione in Ferrari torna a salire. L’ira di domenica scorsa a Silverstone cova dietro un sorriso amaro”

◇ Daniele Sparisci, Corriere della sera: “Liberi di lottare, e così Verstappen è libero di vincere senza noie. Del resto se è lo stesso Binotto a dare il via libera perché non provarci? Altri dubbi vengono, su come il muretto possa gestire oggi la superiorità numerica contro Verstappen (ma occhio a Perez, quinto), perché serviranno strategie differenti. Come si controlla una rivalità già al limite?”

Alessandra Retico, Repubblica: “Maranello dovrà tenere i nervi saldi e azzeccare le mosse. Per non sciupare quello che ha tra le mani: una macchina competitiva, una Ferrari da Mondiale. Le Frecce non dovrebbero essere in gioco. La partita è un’altra, e non va sprecata”.

Fulvio Solms, c: “Le Ferrari in lotta tra loro: fantastico. Una battaglia così bella, così spettacolare, così avvincente, da meritare la gratitudine di Max Verstappen. Come si muoveranno dunque i ferraristi nel GP? Charles alla domanda “Dovrete collaborare?“ ha risposto «Lo spero»”.

Giorgio Terruzzi, Corriere della sera: “Bagarre o non bagarre con Sainz, mister Max può allungare grazie a una vettura che permette un rendimento migliore delle gomme. A meno che Verstappen non pasticci sotto il semaforo, quando Leclerc avrà una carta in più da giocare proprio sfruttando ciò che è accaduto ieri. Che riesca a vincere dipende da lui e da Verstappen. Anzi, dalla sua Ferrari e dalla Red Bull. Il resto, come diceva Enzo Ferrari, sono tutte frantumaglie, roba senza importanza”.

Paolo Filisetti, La Gazzetta dello sport: “È innegabile che soprattutto nell’ultima evoluzione del fondo introdotta dal team di Milton Keynes a Silverstone, fosse evidente una precisa ispirazione dal fondo della F1-75, soprattutto nel bordo laterale davanti alle ruote posteriori, caratterizzato da un profondo taglio semicircolare al cui centro è posto un profilo separatore orizzontale. Il convogliatore di flusso più interno, nel suo profilo anteriore presenta un taglio ad angolo retto che ricorda quello presente sul medesimo elemento della Ferrari 2022. Le differenze sembrano sempre più sfumate e costituisce fonte di orgoglio per Maranello che sia la RB18, leader attuale, a integrare le soluzioni della F1-75 e non il contrario”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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