Red Bull sfida Ferrari: hypercar da favola firmata Newey

La Red Bull sbarca nel mondo delle hypercar con la RB17 di Newey. Il team di Christian Horner sbarca anche in strada con un piano per il lancio di una hypercar da 5 milioni di sterline, prevista per il 2025.

Alla Red Bull non basta più vincere in Formula 1. Il team di Milton Keynes alza la posta in palio e annuncia la sua hypercar a due posti dalle prestazioni estreme e dalle forme certamente avveniristiche visto che dietro c’è Adrian Newey che già ci aveva stupiti con la Valkyrie, disegnata per Aston Martin.

Adrian Newey ha sempre amato diversificare. ha lavorato sulla coppa America di vela, ha lavorato con Aston Martin, oggi si prepara a firmare la sua prima hypercar Red Bull. Quello che gli offriva la Ferrari tutte le volte che è andato a cercarlo, alla fine lui se lo è costruito in casa.

La Red Bull chiamerà RB17 la sua hypercar alimentata da un V8 turbo ibrido che produrrà più di 1.100 CV di potenza. Ne metterà sul mercato soltanto 50 esemplari numerati. Un’operazione da quasi 300 milioni di euro.

Christian Horner, team principal della Red Bull in F1, ha dichiarato: “La RB17 segna un’importante pietra miliare nell’evoluzione della Red Bull Advanced Technologies, ora pienamente in grado di creare e produrre un’auto di serie presso il nostro Red Bull Technology Campus”.

“Inoltre, la RB17 segna la prima volta che una vettura con il marchio Red Bull sarà disponibile per i collezionisti”.

Newey ha aggiunto: “La RB17 include tutto ciò che sappiamo sulla creazione di vetture di Formula 1 vincenti, dando vita ad un pacchetto che offre livelli estremi di prestazione per una biposto da pista”.

“Guidata dalla nostra passione per le prestazioni a tutti i livelli, la RB17 spinge il design e i confini tecnici ben oltre ciò che è stato finora disponibile per gli appassionati ed i collezionisti”.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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