Pagelline di Miami ancora in festa dopo uno dei gran premi più kitch degli ultimi anni dove alla fine la Ferrari è stata finta come il mare e la spiaggia costruiti attorno agli yacht. Grande in qualifica, piccola (senza esagerare) in gara. Ma anche così si vincono i mondiali. E per ora la rossa non ha speso quanto la Red Bull nelle evoluzioni.
10 a Max Verstappen. Dopo le difficoltà di venerdì, l’errore in qualifica si è rifatto con gli interessi. Ha sfruttato al maximo la Red Bull che ha almeno un paio di decimi di vantaggio sulla Ferrari. Quando arriva in fondo vince. E comunque solo un Max perfetto può battere la Ferrari.
9 a Charles Leclerc. Straordinario in qualifica e fino al nono giro. Poi non ha potuto farci nulla. Non ha allargato le spalle all’attacco di Max. Sarebbe stato inutile. Deve restare lì incollato. Non sempre Max sarà perfetto. E anche con i secondi posti di può costruire un sogno.
8 a George Russell che ancora una volta ha chiuso davanti a Hamilton, complice una strategia sbagliata del team che non ha protetto il suo campione. George ha aspettato fino alla fine per cambiare gomme approfittando della Safety per perdere meno tempo. Partiva lontano. Ha chiuso dietro ai grandi.
7 ad Albon. Perché scattare 18esimo e risalire fino alla zona punti con la Williams vale quasi una vittoria.
6 a Mick Schumacher. Stava faticosamente chiudendo in zona punti, davanti a Magnussen. Una gara che aveva indirizzato bene fin dalla partenza. Sembrava il suo weekend poi ha trovato il suo miglior amico (Vettel) sulla sua strada. Concorso di colpa si direbbe in autostrada. Ma forse Seb ha davvero chiuso senza guardare.
5,5 a Sergio Perez. La differenza tra lui e Max e’ enorme. Non esser riuscito a passare Carlos con il vantaggio di gomme nel finale non e’ stato un gran colpo.
5 a Carlos Sainz. Bravissimo sabato e a resitere a Perez nel finale si becca l’insufficienza per esser stato troppo tenero al via quando non ha resistito all’attacco di Verstappen. Nel football il quarterback viene protetto in bel altro modo.
4 a Valtteri Bottas che poteva chiudere al quinto posto e invece sì è quasi schiantato lasciando passare l’accoppiata Mercedes.
3 a Hamilton e Vettel. Non per la gara ma per la sceneggiata anti Fia… vero che ci sarebbe qualcosa di più importante a cui pensare però per la ricerca assoluta della sicurezza contano anche i dettagli e l’intimo ignifugo ha un senso assoluto…
2 a Fernando Alonso. La penalizzazione finale è stata la ciliegina sulla torta di una domenica in cui dopo il gran guizzo iniziale ne ha combinate un po’ troppe.
Beh, almeno si riconosce che esiste anche Russel…
Aggiungerei un bel 4 al circuito di Miami. Americani come sempre bravi a creare spettacoli ad effetto con poca sostanza, gara parecchio noiosa.
Gara noiosa vero. Ma non è colpa sola della pista…