Todt all’Equipe: non escludo nuovi impegni. Non esclude il ritorno in Ferrari

Jean Todt lascia la Fia dopo una dozzina d’anni e tre mandati da presidente. Dal suo ufficio alle Nazioni Unite a Ginevra, dove svolge il suo ruolo di ambasciatore per la sicurezza stradale dal 2015, ha parlato con l’Equipe. Ha parlato di Ferrari ovviamente. Non negando la possibilità di un ritorno a casa… Vedremo.

«La mia passione per l’auto, è nata grazie al vostro giornale. Leggevo molto l’Equipe. Un giorno sono andato a Montlhéry e ho visto il vostro giornalista in una macchina, Johnny Rives. Era una star, non ho potuto avvicinarmi».

Cosa farà dopo?
«Essere ambasciatore per la sicurezza stradale presso le Nazioni Unite è un ruolo mostruoso. Lavorare con 193 paesi è estremamente importante e avvincente. Conoscete il numero di morti e feriti sulla strada tra i giovani. Ci sostengono anche il CIO, la UEFA, la federazione di atletica leggera. Nella mia carriera automobilistica ho avuto diversi successi, a un certo punto si deve restituire qualcosa. Non è escluso che io abbia altri impegni, purché io sia un valore aggiunto e che la cosa mi piaccia».

Potremmo rivederla di nuovo nel circus automobilistico?
«Perché no (sorride)».

Perché no in Ferrari?
«Per ora sono parole. Fino a quando non diventa realtà. Dobbiamo essere realisti. Il mio impegno per la sicurezza stradale con le Nazioni Unite è capitale. Ma non chiudo la porta ad altre opportunità, purché compatibili con ciò che già faccio».

Il successore di Todt è l’emiro…

L’ex pilota di rally, Mohammed ben Sulayem, 60 anni, è il primo non europeo a diventare presidente Fia. Finora vicepresidente della Fia per la regione del Medio Oriente, è stato eletto con il 61,62% dei voti, contro il 36,62% del suo unico avversario, il britannico Graham Stoker, 69 anni, vicepresidente dello sport della FIA (1,76% di astensione)

vedi anche Binotto dà il benvenuto a Todt in Ferrari: “Un onore lavorare con lui. Ho tanto da imparare”. Pro e contro…

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Mr. Bean8 e Pierino: la nuova copia comica della F1! Chissà perchè quest’anno che c’erano Pierino e Domenicali, Schumacherino si è inventato un incidente coinvolgendo Latifi a 5 giri dal termine del mondiale e questi due (Pierino e Domenicali) si sono ben guardati dal criticare quanto compiuto da Masi. Non avrebbero gradito che Lewis togliesse il primato a Schumacher? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca! (Andreotti docet)

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