La Mercedes depone le armi, ma Toto Woff, dopo la ptrima sconfitta della carriera, non depone le parole. Non accetta il verdetto di domenica anche se per il bene della F1 (e forse perchè ha capiuto che avrebbe perso) chiede chiarezza (e la commissione Fia ultimo regalo di Todt ne è la consegurenza).
Il comunicato Inchiesta Fia sull’uso della Safety. L’ultimo regalo di Todt
La rinuncia all’appello La Mercedes rinuncia all’appello. La prima sconfitta di Toto Wolff
La conferenza di Toto
“Non sono interessato ad avere una conversazione con Michael Masi”.
“Le decisioni che sono state prese negli ultimi quattro minuti della gara hanno fatto perdere a Lewis Hamilton un campionato del mondo meritato. La sua guida, in particolare nelle ultime quattro gare, è stata impeccabile. Domenica, ad Abu Dhabi, è stato in testa dall’inizio”.
“Si è messo davanti alla partenza e non ha più ceduto il comando. Derubarlo all’ultimo giro della gara è inaccettabile. Ecco perché da un punto di vista personale, da un punto di vista professione non posso… I miei valori e il mio senso di integrità non sono compatibili con le decisioni che sono state prese domenica”.
“Quindi spetta alla FIA capire come in futuro queste decisioni, o questo tipo di situazioni, possano essere evitate”.
“Questa situazione non ha niente a che fare con Max. E’ un degno campione. La sua guida è stata eccezionale e la Red Bull è un concorrente feroce. Ho il massimo rispetto per le persone che lavorano lì, quindi questo non ha nulla a che fare con loro”.
“Mi piacerebbe evitare tutte queste discussioni ed il danno che è stato fatto alla Formula 1. Sarebbero bastate l’integrità ed una decisione sportiva ed equa domenica”.
“Quindi la FIA ha bisogno di decidere come vuole andare avanti. Abbiamo avuto un buon dialogo con la FIA negli ultimi giorni ed è stata istituita una commissione. Sono fiducioso che, insieme a tutti i nostri concorrenti ed ai piloti delle squadre, formuleremo insieme le giuste decisioni ed azioni per evitare un altro scenario del genere in futuro”.
“Mi aspetto che la commissione non faccia solo parole, ma anche fatti. Noi li riterremo responsabili delle azioni”, ha detto. “Non possiamo continuare in uno sport nel quale lo show viene prima, tenuti in ostaggio da decisioni ad hoc in ogni campo, sia sportivo che tecnico”.
“Quindi è necessario che ci siano misure chiare prima dell’inizio della stagione, in modo che ogni pilota, ogni squadra e i tifosi capiscano cosa si può fare e cosa no”.
“Penso che in un’epoca basata sulla trasparenza, tali decisioni non possono essere più prese con accordi dietro alle quinte”.
“E il motivo per cui sono ottimista è che la maggior parte delle parti coinvolte in Formula 1 condivide la frustrazione per le decisioni che sono state prese durante tutto l’anno. Chiuque sia un pilota, voi, noi, sa cosa è successo. Quindi sono fiducioso perché saremo tutti a remare nella stessa direzione”.
“Abbiamo avuto dei feedback dalle squadre e dai piloti, e ho avuto anche delle rassicurazioni dalla FIA) e da Stefano Domenicali, ammistratore delegato della F1, che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi andremo a chiudere tutti quei buchi che sono rimasti aperti”.
Due verità lapalissiane: quel pallone gonfiato di “Pierino” alias Jean Todt ha dovuto trattare con Mercedes e, in cambio della rinuncia a proseguire nel ricorso, ha dovuto promettere un’indagine interna. Ha capito che è stato fatto qualcosa di molto sporco, a cominciare dal GP precedente con la bandiera rossa, ha capito che Masi non ha perso l’unica occasione che gli si è presentata domenica per assegnare a tavolino il titolo a Max, ha capito che, anche in caso di sconfitta della Mercedes (sicuramente non gli avrebbero assegnato il titolo a tavolino), la FIA sarebbe uscita comunque distrutta. Masi è pressochè indifendibile per come ha agito e si arrampica sugli specchi,
Max ha vinto, per carità ha le qualità per poterlo fare, anche senza “aiutini”; ora però tutti sappiamo che il suo è come lo scudetto di cartone dell’Inter. Ne esce sminuito, più che se avesse perso, perchè adesso tutti sanno che senza l’effetto Masi, sarebbe arrivato onorevolmente secondo.
Le parole di Wolff sono pesantissime: “Chiuque sia un pilota, voi, noi, sa cosa è successo” e anche “Penso che in un’epoca basata sulla trasparenza, tali decisioni non possono essere più prese con accordi dietro alle quinte”. Non c’è nulla da fraintendere.
E tutti voi, giornalisti, prontissimi a salire sul carro del vincitore, dovreste cospargervi il capo di cenere. Vittorie ottenute in questo modo non fanno assolutamente onore a chi le conquista. Statisticamente si segnerà un campionato del mondo a Verstappen, moralmente otto a Hamilton.
C’è anche altro che Wolff ha detto ma che qui non è riportato: “Non sarà facile digerire quanto è accaduto e sarà ancora più difficile per Lewis… che spero voglia ancora combattere il prossimo anno… perchè è il più forte di tutti i tempi e lo ha dimostrato nelle ultime quattro gare”. “Lavoreremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per lasciarci alle spalle questa situazione e spero che, come pilota, il suo cuore gli dica “devo continuare” perchè è al top. Ma occorre superare il dolore che gli è stato causato da quanto è accaduto domenica”
Strano che RB non replichi perchè, da come la sta raccontando Wolff, non ci fanno una gran bella figura a passare da quelli che fanno accordi dietro alle quinte…