Ci sono solo 10 millesimi tra Verstappen e Leclerc. Ma per ora c’è anche un’investigazione in corsa per la palese scorrettezza di Max ai danni d Norris durante il giro di lancio in Q3. Insomma tanto per cambiare la Formula 1 finisce davanti ai commissari per stabilire un risultato. Una settimana dopo Singapore eccoci a Suzuka ad aspettare un verdetto.
Un paio d’ore dopo il verdetto: solo una reprimenda Max resta in pole. Nulla di scandaloso questa volta. Anche se l’infrazione di Max è stata palese. Max si è spostato per scaldare le gomme mentre arrivava Norris. Max gli ha poi chiesto scusa. Poteva finire con una reprimenda, una multa o con una penalizzazione di tre posizioni. La casistica (Hamilton e Siroitkin) ci racconta che potrebbe finire con una reprimenda. Ci sta, anche se è stata una manovra pericolosa. Con qualche colpa anche di Norris che arrivava velocissimo.
Leclerc a 10 millesimi, Sainz a 57 millesimi. Il risultato della pista ci racconta le novità portate dalla Ferrari (fondo e ala posteriore già usata a Montreal) hanno funzionato perché su uno dei tracciati più completi Leclerc è riuscito a restare incollato a Verstappen che però nel secondo tentativo in Q2 non si è migliorato (anche perché gli è volato via un particolare aerodinamico della sua Red Bull). La Ferrari è anche stata coraggiosa a qualificarsi in Q3 usando un solo set di gomme. “Era un rischio, ma ne valeva la pena per avere un set in più di gomme tenere in gara”, fa sapere Mattia Binotto collegato dal remote garage di Maranello. Lui e Toto Wolff non sono in Giappone. Hanno preferito restare a casa a lavorare sul 2023 aspettando notizie dalla Fia lunedì sulla presunta infrazione del budget cap della Red Bull.
Domani, con un meteo incerto che prevede pista bagnata, Max potrebbe diventare aritmeticamente campione del mondo. Gli bastano vittoria e giro veloce per chiudere il discorso quando mancheranno ancora quattro gare alla fine del campionato.
“Un peccato, la pole è sempre bella. Ma siamo soddisfatti con i nostro due piloti così vicini. Il set di gomme morbide risparmiato può fare la differenza in gara sugli altri, non su Max che come noi avrà un set in più. Il primo giro conterà in una gara in cui il degrado gomme sarà molto importante”, analizza Mattia Binotto collegato con Sky dal remote garage di Maranello.
Se davanti a tutti abbiamo i soliti quattro, dietro di loro qualche novità c’è con Ocon davanti a Hamilton e Alonso. La Mercedes è decisamente lontana rispetto a Red Bull e Ferrari. Bella anche la prestazione di Vettel alla sua ultima Suzuka. Non arrivava in Q3 da 9 gare. C’è arrivato sulla sua pista preferita che ha volto lodare anche in giapponese via radio.
Ottimo Seb, anche se qualche decimo sul giro secco col passare degli anni l ha perso.
Con macchine invertite con Hamilton sarebbe arrivato a 11 mondiali.
Hamilton si sarebbe fermato al mondiale che gli regalò Tim O’Glock all ultima curva del GP del Brasile del 2008.
Non concordo tra lui e Hamilton con la stessa auto non c’è corsa