Alonso attacca la Fia: un giorno importante per il futuro l’esame del nostro ricorso

Dare a Fernando Alonso 30” di penalità per aver guidato senza lo specchietto e’ qualcosa che sarà pure scritto nel regolamento, ma fa malissimo allo sport.

O Fernando lo si fermava subito quando lo specchietto ha cominciato a ballare fino a volare via oppure bloccarlo una volta arrivato al traguardo e’ stato davvero folle.

Oltretutto la Fia e’ intervenuta solo perché sollecitata dalla Haas e non perché aveva notato quello che tutti in Tv avevano visto. “Non ho preso di mira nessuno – ha dichiarato Steiner a Motorsport.com – Per me la FIA deve essere coerente. Se manca uno specchietto e la regola dice che bisogna averne due, perché dire che c’è stato un incidente e che ce n’era solo uno? Bisogna comunque averne due”.

Su Instagram Fernando e’ stato duro e quasi minaccioso: “È una di quelle rare volte in cui, nello sport, sento che siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda e condividiamo la stessa opinione sulle regole e sui regolamenti. Pertanto, giovedì è un giorno importante per lo sport che amiamo così tanto, poiché questa decisione stabilirà se stiamo andando nella giusta direzione per il futuro”. Giovedì in Messico verrà analizzato il ricorso Alpine. E’ questo a cui si riferisce Nando.

La gara di Alonso dopo l’incidente con Stroll e’ stata semplicemente straordinaria. Continuare come ha fatto lui dopo aver quasi visto la sua Alpine decollare e’ stata un’impresa da vero Samurai. Cancellarla dopo il traguardo con 30” di penalità l’ennesima follia di una F1 con i commissari ormai fuori controllo.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

1 commento

  1. Sono prezzolati questi commissari? A me non la toglie nessuno l’idea che Masi lo scorso anno abbia venduto, e anche bene, il campionato mondiale a favore di Max.
    Troppe le cose che questa FIA sta combinando stravolgendo i GP dopo il termine. Ormai non si è più sicuri di nessun ordine di arrivo. Solo l’ultimo giro di Abu Dhabi sembra essere inciso nel marmo!
    Alonso avrebbe meritato anche il podio “ad honorem” altro che una penalizzazione così pesante. Riuscire a ritrovare la concentrazione e la grinta dopo aver rischiato di atterrare sul guard rail non è da tutti. A 41 anni avrebbe potuto rientrare ai box e guardarsi la gara alla TV, e nessuno avrebbe avuto nulla di ridire. Solo un TP come quello della Haas ha potuto essere così meschino. Le regole ci sono e devono essere rispettate. Poi c’è l’umanità e l’interpretazione. Lo specchietto non l’ha strappato a morsi o smontato: l’ha perso dopo che la sua macchina ha spiattellato a seguito di un decollo. Occorrerebbe valutare, a volte, anche l’intenzionalità di voler fare un fallo, come nel calcio…

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