#Hamilton e Muhammed Ali: “Mi ha dato la forza di combattere”

E’ fin dalle prime uscite politiche che Lewis Hamilton mi ricorda Muhammed Alì. Non per come prende a pugni gli avversari, ma per come sta prenfendo a pugni le ingiustizie che lo circondano, qualche volta esagerando pure.

Ecco che cosa ha scritto nel suo ultimo post su Instagam…

I love Ali

È stata una delle mie più grandi ispirazioni per tutta la mia vita. Un uomo che sapeva esattamente cosa dire.

Come un bambino di colore che cresce in una città prevalentemente bianca e in un paese (oltre l’80% bianco nel Regno Unito), è difficile essere l’unico nella tua classe o al lavoro. Come tutti noi, non importa di che colore sei, è bello avere persone da guardare.

Ali era uno di quelli per me, così come mio padre. Ero uno dei forse 6 o 7 bambini neri in una scuola di oltre 1000. Almeno 5 di quei bambini neri erano seduti fuori dall’ufficio del preside per la maggior parte del tempo mentre il nostro preside ci privava della nostra fiducia e della nostra istruzione. Questo messaggio mi ha davvero toccato mentre andavo in chiesa e pensavo lo stesso.

Ali mi ha anche dato la sicurezza che il nostro preside non ha fatto. Mi ha aiutato a credere che qualcuno che mi somigliava potesse fare qualsiasi cosa, e che i miei sogni fossero realizzabili, ed è quello che spero di fare per le generazioni dopo di me, e di rimuovere le limitazioni basate sulla razza.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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