#Hamilton rivela: da bambino bullizzato e picchiato per il mio colore

Lewis Hamilton stupisce ancora il mondo via Instagram con una rivelazione shock: “Da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il mio colore della pelle, ho imparato a difendermi con il karate. Continuo a lottare contro qualsiasi discriminazione, non mollerò mai”

Cinque giorni fa era sceso in piazza (virtualmente) unendosi alla protesta contro il razzismo dilagata sui social, #Blacklivesmatter. Oggi Lewis Hamilton rivela con un lungo post i maltrattamenti subiti da lui stesso in passato: “Ho letto ogni giorno il più possibile per cercare di sapere il più possibile su quello che è successo nella nostra lotta contro il razzismo, questo ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Memorie intense delle sfide che ho affrontato quando ero bambino, come credo che molti di voi che abbiano sperimentato il razzismo o qualsiasi tipo di discriminazione abbiamo vissuto. Ho parlato così poco delle mie esperienze personali perché mi è stato insegnato a tenermi le cose dentro, non mostrare debolezze, uccidere gli altri con l’amore e poi batterli in pista. Ma lontano dai circuiti sono stato bullizzato, picchiato, e il solo modo per rispondere a questo è stato imparare a difendermi, così ho imparato il karate. Ma gli effetti psicologici negativi non possono essere misurati”.

“È anche per questo che guido nel modo in cui lo faccio, è molto più profondo di un semplice sport, io sto ancora lottando – spiega Hamilton – Grazie a Dio avevo mio papà, una figura molto forte alla quale potevo guardare, che sapevo che capiva e che sarebbe stato dalla mia parte incondizionatamente. Non tutti hanno questa fortuna, ma dobbiamo restare uniti con coloro che non hanno quell’eroe al quale affidarsi e che li protegga. Dobbiamo unirci! Mi ero chiesto perché il 2020 sembrasse così sfortunato sin dall’inizio, ma ora sto cominciando a pensare che potrebbe essere l’anno più importante delle nostre vite, dove poter finalmente cominciare a cambiare l’oppressione sistematica e sociale delle minoranze. Vogliamo solo vivere, avere le stesse possibilità a livello di istruzione, e non aver paura di passeggiare per strada, andare a scuola o in un negozio. Ce lo meritiamo come chiunque altro. L’uguaglianza è fondamentale per il nostro futuro. Non possiamo smettere di portare avanti questa battaglia e io per primo non mollerò mai“.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

5 commenti

  1. Sigon zapelloni Lewis è un grande sia in pista che fuori…

    1. non ci sono dubbi

  2. […] che domenica aveva spiegato perchè a tanto a cuore il problema (#Hamilton rivela: da bambino bullizzato e picchiato per il mio colore) oggi ha addirittura sfidato i governi di tutto il mondo a “rimuovere pacificamente” le […]

  3. […] Hamilton is back. Con mascherina e voglia di scherzare (vedi il tweet Mercedes), dopo aver recitato alla Muhammed Ali nei giorni scorsi (#Hamilton non si ferma: abbattete le statue razziste e #Hamilton rivela: da bambino bullizzato e picchiato per il mio colore). […]

  4. […] #Hamilton rivela: da bambino bullizzato e picchiato per il mio colore #Hamilton non si ferma: abbattete le statue razziste […]

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